Lungo la costa Jonica, tra il blu del mare e il giallo delle colline, sorge un’area archeologica di straordinaria grandezza ed importanza: la Villa romana di Palazzi di Casignana. Ci troviamo nel territorio della provincia di Reggio di Calabria.
Conoscevo già il sito storico visitato diversi anni addietro, ma ero curioso di vedere cosa era stato portato alla luce grazie ad ulteriori e più recenti scavi.
La Villa romana di Palazzi di Casignana
L’area costituisce uno dei complessi archeologici di età romana più prestigiosi dell’Italia meridionale al di fuori dell’area vesuviana. Col tempo, potrebbe competere con la più nota Villa romana del Casale di Piazza Armerina in Sicilia, atteso che molto ancora deve essere portato alla luce.
La Villa è stata scoperta solo nel 1963 in seguito a lavori per la costruzione di un acquedotto la cui conduttura attraversa proprio quest’area.
La Villa romana di Palazzi di Casignana risale verosimilmente al I sec. d.C. e raggiunse il suo massimo splendore nel IV sec. d.C.
Considerata la ricchezza dei materiali, è plausibile ritenere che la Villa potesse appartenere ad una famiglia patrizia molto importante, con molta probabilità legata alla fiorente attività vinicola. Ciò lo fanno ipotizzare i molti frammenti di anfore romane ritrovati e talune raffigurazioni presenti nei mosaici. D’altro canto, in questa area ancora oggi viene prodotto un vino tra i più antichi del nostro Paese: il Greco.
La Villa non è il solo edificio presente in zona. Intorno ad essa si sviluppò infatti un piccolo insediamento, forse un luogo di sosta e di rifornimento per funzionari della burocrazia imperiale che percorrevano l’antica strada di collegamento tra Locri Epizefiri e Rhegion (Reggio di Calabria).
Gli scavi hanno sinora portato alla luce gli ambienti di un ampio complesso termale privato ed una parte residenziale.

Il complesso termale della Villa romana di Palazzi di Casignana
Il complesso termale della Villa rispecchia la classica architettura romana. Infatti, sono presenti il calidarium, un ambiente riscaldato soprattutto grazie agli impianti di riscaldamento ancora ben visibili e conservati, il tepidarium, l’ambiente con una temperatura moderata idonea a preparare il fisico al successivo ambiente freddo del frigidario nonché altri ambienti simili alle attuali saune (laconicum).
Gli ambienti sono riccamente decorati con mosaici. I più antichi sono bicromi, realizzati con grosse tessere di colore bianco e verde. I più recenti sono invece policromi e impiegano tessere più piccole. Tutti i mosaici appaiono opachi per la salsedine riveniente dall’intrusione marina.
Le realizzazioni più fastose ed eleganti sono presenti nel frigidarium. Sul pavimento della Sala delle Nereidi è raffigurato un thiasos marino con quattro Nereidi sedute su una tigre, un leone, un toro ed un cavallo; mentre su quello della Stanza ottagonale sono state riprodotte figure geometriche tridimensionali a forma di cubo.
La ricchezza della Villa è dimostrata anche da un ambiente rettangolare pavimentato ad intarsi marmorei, le cui pareti erano rivestite con marmi provenienti dalle lontane regioni dell’impero romano: Asia, Africa e Grecia.
Sul lato meridionale delle terme si accede ad alcuni ambienti di servizio. Fra questi sono ben riconoscibili alcune latrine. Una ha forma circolare e conserva la pavimentazione a lastre marmoree nonché le sedute.
La parte residenziale dela Villa romana di Palazzi di Casignana
Tramite un passaggio realizzato sotto la Strada Statale Jonica che divide la Villa, raggiungiamo la parte residenziale portata alla luce più recentemente.
Sono presenti un cortile e diversi ambienti anch’essi con pavimento a mosaico.
Di pregevole fattura sono i mosaici presenti nella Sala delle Quattro Stagioni. Dei quattro riquadri sono ben conservati quelli con i volti della Primavera e dell’Inverno.
Meritano infine di essere citati i mosaici di Bacco Ebbro e quelli della Sala Absidata.
Trionfo Indiano di Dionisio
L’ultimo mosaico portato alla luce è il Trionfo Indiano di Dionisio dove il dio è rappresentato su un piccolo carro trainato da tigri. Ad oggi, questo è l’unico mosaico della specie scoperto nel meridione.
Purtroppo il mosaico necessita ancora di essere restaurato e non è ancora visibile ai visitatori. Un motivo in più per tornare a far visita alla Villa ?
Un ringraziamento va al Sig. Giuseppe Romeo che con il suo amore per questo sito e le sue parole ci ha aiutato a comprendere ancora meglio la ricchezza di questa area archeologica.
Info
La Villa romana di Palazzi di Casignana si trova lungo la Strada Statale Jionica (SS 106) al km 82, in Contrada Palazzi, tra i comuni di Bianco e Bovalino (Calabria). Il biglietto di ingresso costa 3,00 euro.
Per maggiori informazioni puoi contattare il Sig. Romeo al numero 347 671 9975 o sulla pagina Facebook
Sito web del Comune di Casignana
18 Comments
Interessante! Non conoscevo minimamente questo sito, che invece mi pare piuttosto importante per i suoi mosaici. Quando hai fatto il paragone con Piazza Armerina ho pensato “sì, vabbè…” E invece mosaici di tutt’altro stile, ma non c’è dubbio che i proprietari fossero sicuramente abbienti. Mi documenterò di più su questo sito. Ah, nota di merito: non è sempre così scontato che a seguito di scavi subito si rendano visibili le nuove aree venute in luce: un’ulteriore lode. Ti chiedo solo: chi la gestisce? Comune, ministero, privati?
La bellezza del sito meriterebbe un’affluenza maggiore da parte di residenti e turisti. Ma, come spesso accade da queste parti, il parco archeologico è poco reclamizzato. Le sovvenzioni arrivano dalla Regione Calabria e da fondi europei. La gestione è affidata al comune in modo “casereccio”. E’ grazie al sig. Romeo che è possibile visitare la villa; fa da guardiano e da guida turistica
La Calabria ha grandissime potenzialità. Cose bellissime fa vedere e da conoscere. Questa è una di quelle 🙂 stupenda Villa.
Dei tesori poco conosciuti da promuovere assolutamente ?
L’Italia racchiude tesori meravigliosi in ogni Regione e oggi, grazie al tuo articolo, ho scoperto questa bellissima Villa di cui ignoravo l’esistenza!! Descrizione molto esaustiva e affascinante, spero di riuscire ad andare a visitarla!
Grazie Rita, contento di averti fatto scoprire qualcosa di nuovo ?
Mi associo all’Orsa nel Carro! Una descrizione perfetta, degna anche del miglior Alberto Angela, che ci fa scoprire un sito archeologico a me sconosciuto ma che sicuramente entrerà nel mio tour alla prima occasione calabrese che mi capiterà di organizzare.
Grazie Simone, può essere uno spunto per pianificare le prossime vacanze estive in terre calabre. Ti ringrazio per l’accostamento ad Alberto Angela, ma non credo sia giusto; lui ha i capelli ?
Ammetto di non conoscere la Calabria, però leggere il tuo articolo mi ha fatto scoprire delle chicche! Mi fa riflettere sulla bellezza di opere antiche che noi ammiriamo e prendiamo a modello!
Allora devi prendere in considerazione una visita di questa Regione. Non dimenticarti di inserire questo sito nel tuo tour calabro ?
Ecco, questo articolo è un esempio di quanto c’è da vedere e da scoprire in italia! Io credevo di conoscere la Calabria, ma mi accorgo che non la conosco affatto. E’ bellissima questa villa, mosaici mantenuti molto bene e tanta storia da raccontare. E’ anche un esempio che se si ha cura delle cose, la gente va a vederle. Magari devono pubblicizzarla un po’ di più, in questo noi italiani dovremmo imparare molto dagli americani o australiani!
In effetti abbiamo molti gioielli poco sfruttati. Negl altri paesi con un sanno ti organizzano un percorso storico-culturale incredibile. Pensa, questo sito è conosciuto più all’estero che in Italia. Molti sono infatti i turisti stranieri che si fermano qui pregustando anche il prezioso vino greco!
Caspita che descrizioni da docente di archeologia! Mi complimento, sul serio! Ho studiato anch’io archeologia all’università ma per una serie di concause non ho mai completato gli studi e ti dico che mi sembrava di vederti stile Indiana Jones (non in action) mentre leggevo! 😉 Si percepisce come ti sia piaciuta un sacco questa visita…però ti prego, dimmi che quei mosaici erano protetti e non erano calpestabili da chiunque!!! O_O
Prendimi pure in giro Daniela, soprattutto per il “non in action” ? Tranquilla, i mosaici sono tutti al riparo dalle intemperie e dal calpestio. Una passerella serpeggia tra gli scavi e consente una visione perfetta dei mosaici.
Adoro questi siti archeologici, non sapevo esistessero anche in Calabria!
Mi piace far scoprire nuove mete ?
Grazie Fausto per aver dato luce a questo piccolo angolo di Calabria, molto molto interessante!
Grazie a te Laura per la visita. Oramai considero questa Regione una delle mie case. Sono molti anni che la visito e in ogni occasione cerco sempre di scoprire posti nuovi.