Valogno è un pugno di case gettato nel mezzo del verde della campagna di Sessa Aurunca, un comune della Campania in provincia di Caserta.
Una realtà che rischiava l’abbandono, ma che grazie alla street art è stata strappata all’oblio e da quel destino comune a molti borghi di cui è piena l’Italia. Paesi fantasma sospesi nel tempo abbandonati dai loro abitanti.
A Valogno non ci sono, tuttavia, tracce dell’esistenza di un supermercato, di una farmacia o di un distributore di benzina. Solo alcune botteghe d’arte che si affacciano nei vicoli e opere dipinte sui muri nel corso degli anni. Un’unica strada in pendenza e brevi traverse costituiscono uno dei borghi più colorati che abbia mai visitato.
Un progetto artistico per certi versi simile a quelli che hanno contribuito a far risorgere i paesi di Aielli, Civitacampomarano e Sant’Angelo di Roccalvecce.
La rinascita di Valogno
Protagonista della scena artistica di Valogno è Alessandra Carloni più volte apprezzata in occasione delle scorribande per i quartieri di Roma (Casal Bernoccchi), ma anche in occasione della visita di Trieste.
Con le sue opere contribuisce in modo sostanzioso al risveglio di Valogno. Suo è il murale intitolato “Le partenze e le attese”, il primo lavoro che si mostra al visitatore. Ritrae un treno; il treno della speranza che incoraggia a tornare a Valogno, borgo d’arte.

Poi ci sono i murales della “Trilogia dell’amore”, dedicati al cammino dell’amore e alle sue tappe: il fidanzamento, il matrimonio e la famiglia. E ancora, un omaggio a “Mastu Felice” il falegname del Paese e ai “Mazzamaurielli” gli spiritelli dispettosi molto diffusi nelle regioni centro meridionali del nostro Paese.
Queste opere sono tutte accomunate da uno stesso modello: personaggi sognanti e un’atmosfera di poetica e fiabesca irrealtà. Uno stile inconfondibile, caro ad Alessandra Carloni.
Ma è il grazioso ritratto di Frida Kahlo ad invitarmi nel cuore di Valogno a percorrere la piccola stradina che serpeggia tra le abitazioni affrescate. L’opera, realizzata da Valentino Silvestre, si trova proprio davanti alla graziosa chiesa intitolata a San Michele. Dello stesso autore è l’opera muraria del genere fantasy dove la protagonista è una bambina che sale all’infinito per raccogliere le stelle nel cielo.
Altro interprete della street art di Valogno è l’artista catanese Salvo Caramagno. Sue le opere dedicate al fenomeno del brigantaggio che interessò le regioni del Sud nel periodo postunitario.

Quelle sopra descritte sono alcune delle opere murarie che ho scovato nel borgo colorato; specificamente, quelle che più mi hanno entusiasmato. Ma molti altri murales sono presenti a Valogno e sono sicuro che altri ancora verranno realizzati negli anni a venire.
2 Comments
I murales della Carloni sono incantevoli, di una delicatezza così elevata che potresti perderti nelle sue scene osservandole da vicino! Anche il tema del brigantaggio è assai ben rappresentato. Non sono mai stata a Valogno, se dovessi passare da quelle parti vorrei proprio vederle dal vivo queste opere 🙂
Ammirando le sue opere, mi è sembrato di sfogliare un romanzo a fumetti: personaggi fiabeschi che rivelano la cruda realtà. Ti consiglio vivamente di fare visita a questo affascinante borgo e scoprire di persona le sue straordinarie creazioni. Ti lasceranno ancora più stupefatta!