Il Bel Paese

Trullo, tra street art e poesia. Passeggiata nella borgata romana

Trullo, estrema periferia sud-ovest della Capitale. Una borgata come tante altre che lotta contro il degrado, l’illegalità e l’emarginazione.

Qui il riscatto è affidato alla street art e alla poesia. Lo straordinario connubio tra queste due forme di arte ha creato di conseguenza angoli deliziosi dove ammirare magnifiche opere di street artist e leggere versi malinconici scritti sui muri.

Una metamorfosi di certo incredibile che ha fatto del Trullo una meta per gli amanti del turismo esperenziale. Provare sicuramente forti emozioni; ciò è possibile vivendo e scoprendo questa borgata che sta suscitando un interesse sempre più crescente (curiosità: il Trullo prende il nome da un antico sepolcro romano a tumulo).

Diamond
Ci ancoriamo per navigare altrove – Diamond

Street art e poesia per passione

L’epicentro artistico del Trullo sono i lotti delle case popolari, che in verità somigliano a caserme più che ad abitazioni, e le vie adiacenti il Mercato comunale del Trullo.

Molti dei murales che incontriamo sono realizzati dai Pittori Anonimi del Trullo (P.A.T.), un’organizzazione no-profit impegnata con passione coinvolgente nella riqualificazione della borgata.

Tra le opere apprezzo in modo particolare quella dedicata a Frida Kahlo, l’affasciante artista messicana dalla vita tragica a causa di un terribile incidente. 

L’opera è anche impreziosita con alcune delle sue celebri frasi ispirate all’amore per se stessi e alla libertà.

Non far caso a me.

Io vengo da un altro pianeta.

Io ancora vedo orizzonti

dove tu disegni confini.

Questa è l’ispirazione del “MetroRomanticismo“, il movimento poetico dei Poeti der Trullo. Versi che prendono naturale ispirazione dal contesto urbano, dalla realtà di tutti i giorni.

Altre opere sono dedicate a Gabriella Ferri, la regina della musica romana, a Samantha Cristoforetti, prima donna italiana negli equipaggi dell’Agenzia Spaziale Europea, e a Greta Thumberg, l’attivista svedese.

I murales famosi del Trullo

Simbolo e cartolina del Trullo è senza dubbio la triste Nina, l’opera firmata da Solo. L’artista romano, nato e cresciuto proprio qui, è oramai conosciuto ovunque per i suoi personaggi ispirati al mondo del fumetto e dei supereroi Marvel.

Il murale è impreziosito dalle pennellate dei Pittori Anonimi che hanno colorato il vicino portico e anche dai versi dei Poeti der Trullo.

Nun piagne Niné

se l’arte s’è estinta

Sur muro ’na rima,

un ritratto, ’na tinta

Poeti e Pittori

non so’ stati vinti

So’ vivi ’n colori,

frammenti,

dipinti.

Imponente si rivela l’opera di Gomez, l’artista di Caracas. “Il Viandante”, così intitolata, ritrae Mario D’Amico uno dei pittori più famosi del Trullo che ha dato inizio alla rivoluzione a colori della borgata. A riempire il lato sinistro della facciata i versi di Maurizio Mequio “Ovunque sono”.

Jorit Agoch, lo street artist ammirato a Napoli, rende omaggio a “Il Campione”, lungometraggio d’esordio di Leonardo D’Agostini. Il protagonista è Christian Ferro, interpretato da Andrea Carpenzano. Jorit rappresenta in modo straordinario il giovane talentoso della squadra di calcio giallorossa con il suo stile certamente inconfondibile: un grande volto con le strisce rosse che richiamano alla mente gli antichi guerrieri.

Il nostro special tour prosegue ammirando altri capolavori come la Giraffa Nera di Moby Dick, il murale in stile liberty di Diamond, “Laura” di Solo, “Arc Raphael” di Mr Klevra ed altri ancora.

Ma la street art al Trullo è una galleria in continuo divenire, si arricchisce di opere e versi giorno dopo giorno. Sicuramente andrò spesso a visitare questo museo a cielo aperto.

A Roma tra le vie e i palazzi della Street Art

Se sei interessato alla street art e vuoi scoprire una Roma alternativa, di seguito trovi i miei trekking urbani nella Capitale.

Nato ad Aosta, cresciuto a Livorno, maturato a Roma, adottato dalla Calabria. Blogger per hobby, ho quattro grandi passioni: i viaggi, le motociclette, le immersioni subacquee e i cani di razza boxer. Spesso le combino tra loro come gli ingredienti di un piatto gourmet. Ho viaggiato attraverso cinque continenti Europa, Asia, Africa, America e Oceania cercando (senza riuscirci) di curare la sindrome di wanderlust.

18 Comments

  1. Straordinari. Tutti. Il potere salvifico dell’arte oggi reso ancor più evidente dalla chiusura obbligata dei musei. L’arte effimera, l’arte di tutti, l’arte che rende migliori. La street art che diventa poesia.

    • In queste opere, più di altre, emerge l’aspirazione al riscatto in opposizione alle forze del male che esprime la nostra società. Un potere salvifico utile anche a farci superare l’infausto periodo che stiamo vivendo

  2. Se si continua così i musei resteranno vuoti! Che opere incredibili, mi piace tantissimo il Viandante, lo trovo molto intenso, quasi commovente. Forse merito del b/n, chissà?
    Ammirevole il progetto, il messaggio… e anche la tua dedizione nel mapparli tutti 😉

    • I viandanti è stato il tema del terzo festival internazionale di arte urbana che si è svolto qui al Trullo. A mio avviso il significato del termine ben rispecchia lo spirito degli ideatori della rinascita. Il desiderio di rendere bello il luogo dove si vive anche per chi percorre a piedi vie fuori di città per raggiungere luoghi anche lontani. Luoghi periferici come il Trullo non certo visitati in una città storica come Roma. La ricerca di queste opere è diventata col tempo uno dei miei interessi; in ogni luogo che visito cerco sempre di scovare qualche murales ricostruendone un po’ la storia 😉

  3. Due considerazioni, Fausto: la prima è che per noi sei un vero punto di riferimento per la street art, non solo romana. La seconda: se dovessimo organizzare un tour tra tutta la street art della capitale non basterebbe una settimana! Quanta bellezza autentica, spontanea, selvaggia e creativa!

    • Grazie Alessandro, le tue parole suscitano in me forti emozioni; ciò in quanto capisco di essere riuscito a trasmettere il sentimento che nutro per questa forma di arte. Non sono solo immagini, spesso di straordinaria fattura, ma anche scrigni di significati profondi, simbologie e metafore che rilevano tematiche importanti della nostra società. Hai ragione ad affermare che per ammirare le opere sparese nella Capitale non basterebbe una sola settimana. Infatti, mi fanno sorridere chi promuove tuor di 2 giorni per conoscere Roma

  4. Il potere di riqualificazione, ma anche sociale, che ha la street art è davvero immenso. Ciò che trovo ancora più sorprendente è il connubio con la poesia. Lascia senza parole!

    • L’amore di giovani ragazzi per il quartiere in cui vivono ha reso possibile la nascita dell’originale connubio di queste due forme d’arte con espressioni simili nei contenuti. Molti murales sono infatti impreziositi dai versi dei poeti metroromantici

    • Eh sapevo che al Trullo c’erano dei murales strepitosi, ma non pensavo a questi livelli. Qui l’unione tra arte visiva e poesia ha raggiunto dei livelli altissimi, secondo me, e il progetto sembra andare oltre la riqualificazione urbana. Suona quasi come una dichiarazione di amore per il quartiere intero…

      • E’ proprio così Alessia. Il progetto di riqualificazione nasce dalla collaborazione di persone originarie di questa borgata come lo street atist Solo, i Pittori Anonimi e i Poeti der Trullo. I protagonisti vogliono rendere più belle le vie del Trullo non solo per le persone che ci vivono, ma anche per i visitatori occasionali. Una rigenerazione urbana molto originale

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