Girovagando per il mondo

Tromso – Avventure invernali nella Norvegia del Nord

Tromso (più correttamente Tromsø ) ci accoglie con una leggera nevicata. Piccoli fiocchi di neve scendono dal cielo plumbeo e si posano delicatamente in terra ad incrementare il manto nevoso che già tutto copre.

La nevicata si fa ancora più intensa mano a mano che ci avviciniamo al campo base da dove partiranno le nostre escursioni.

La natura a Camp Tamok (circa 95 chilometri da Tromso) è selvaggia ma al tempo stesso benevola. Il paesaggio è un susseguirsi di valli, laghi ghiacciati, rocce e boschi dormienti. Un paesaggio ai confini del mondo, la cui bellezza stenta a farlo sembrare vero.

Tromso. Escursione in motoslitta

Indossiamo una tuta che ci preserverà dal freddo e dopo alcune istruzioni concernenti la sicurezza iniziamo la nostra avventura in motoslitta.

Seguiamo una pista ai piedi del Monte Tamok dove lo sguardo incontra panorami d’inestimabile bellezza.

Affrontiamo salite e discese correndo sulla neve; attraversiamo torrenti ghiacciati, suggestivi boschi e valli sconfinate. Facciamo diverse fermate per ammirare il paesaggio che ci avvolge.

La motoslitta scivola veloce sulla neve artica. Una salita impegnativa mi manda fuoripista facendoci sprofondare nella neve fresca. Dietro a me altri due compagni d’avventura hanno analoga sorte. Si rende così necessario l’intervento della guida esperta per riportare i mezzi sulla pista.

La guida ci conduce fino ad un lago ghiacciato, un anfiteatro naturale che fa da cornice al Lago di Finn.

Corriamo sullo strato di ghiaccio impenetrabile. Sprofondiamo nella neve fresca scattando fotografie memorabili.

Divertimento e pura adrenalina! Un’emozione unica vissuta tra sport e natura incontaminata a pochi chilometri da Tromso.

Dog sledding, la slitta trainata dai cani

Tromso è anche la destinazione ideale in Norvegia per praticare lo sleddog, ossia una corsa in slitta sulla neve con cani da tiro. Per alcuni può sembrare una crudeltà per l’amico più antico dell’uomo, ma la slitta trainata dai cani era un tempo il mezzo di trasporto comune da queste parti. I cani inoltre sembrano aspettare il momento della partenza desiderosi di correre sulla neve.

Dopo le necessarie spiegazioni su come guidare una slitta trainata da cani siamo pronti per la nostra corsa in notturna. Io sono il “musher” cioè l’autista; Lucia si siede comodamente sulla slitta godendosi di conseguenza il viaggio.

I cani mi fanno impressione, hanno una forza incredibile e conducono la slitta con maestria. 

Voliamo sul manto nevoso sfrecciando tra gli alberi. Schivo i rami degli alberi con un’abilità che non immaginavo di possedere. Devo stare molto attento a non urtare i rami e non posso permettermi disattenzioni. Un ramo sul viso credo faccia veramente male.

Inizia a nevicare. Faccio fatica a tenere gli occhi aperti. I fiocchi di neve colpiscono le mie pupille provocandomi delle fitte come degli spilli (ho lasciato la maschera da sci a Tromso).

Dopo l’avventura ci meritiamo un pasto caldo. In una tenda dalla forma circolare con al centro una stufa assaporiamo una fantastica zuppa di pesce.

Camp Tamok si trova in una zona ottimale per avvistare l’aurora boreale, ma le condizioni meteo non ci regalano la visione magica. L’appuntamento con l’aurora boreale è quindi rimandato.

Tromso, la porta dell’Artico

Dopo le incredibili avventure è d’obbligo una passeggiata per conoscere la cittadina. Definita “la porta dell’Artico”, Tromso è avvolta da fiordi e montagne innevate. 

Il centro ospita diversi edifici realizzati in legno risalenti al 1800 e la splendida Cattedrale di Tromso, la Tromso domkirke, interamente costruita in legno.

Un murale cattura la mia attenzione. Si tratta dell’opera di street art creata da Christopher Ide. L’artista ritrae i molti volti di Wanny Woldstad, prima donna tassista della Norvegia settentrionale e prima donna escursionista artica.

Ci concediamo alcuni momenti di pausa dal freddo pungente riscaldandoci nei tanti negozi dall’atmosfera calda ed accogliente. Visitiamo anche il birrificio artigianale della Mack.

Ma l’icona della cittadina norvegese è sicuramente la Cattedrale dell’Artico, una chiesa dall’architettura decisamente singolare. La raggiungiamo percorrendo a piedi il lungo ponte di Bruvegen. E’ quasi interamente costruita in cemento; l’interno è impreziosito da una splendida vetrata colorata.

Cattedrale dell’Artico Tromso  Norvegia
Cattedrale dell’Artico – Tromsø

Hurtigruten. Sulla rotta del Postale dei fiordi norvegesi

Saliamo a bordo della MS Kong Harald, una nave appartenente alla flotta della storica Hurtigruten, che ci porterà da Tromso a Svolvær, nelle Isole Lofoten.

All’orizzonte, le montagne innevate scivolano via lentamente al passaggio della nave. La visione rilassa corpo e mente. E’ un susseguirsi di paesaggi fiabeschi, uno scenario costiero spettacolare.

In prossimità della riva, sorgono qua e là le tipiche abitazioni norvegesi: i colorati rorbuer. Poi ci sono loro, le aquile di mare (Haliaetus albicilla) regine incontrastate di questi cieli.

I caldi raggi solari riescono a mantenere la temperatura di poco sotto lo zero.

Al tramonto i monti innevati perdono il loro candore colorandosi di rosa. Il cielo si trasforma in una tavolozza di colori capace di togliere il fiato. Lo sguardo corre libero sull’orizzonte, oltre l’ultima isola che riesco ad osservare.

Calato il sole, lo spettacolo si fa sempre più magico. I colori si fanno più metallici, i lineamenti più decisi. La maestosità del panorama mi incute soggezione. Sono immerso in un mondo diverso, estremamente affascinante.

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Nato ad Aosta, cresciuto a Livorno, maturato a Roma, adottato dalla Calabria. Blogger per hobby, ho quattro grandi passioni: i viaggi, le motociclette, le immersioni subacquee e i cani di razza boxer. Spesso le combino tra loro come gli ingredienti di un piatto gourmet. Ho viaggiato attraverso cinque continenti Europa, Asia, Africa, America e Oceania cercando (senza riuscirci) di curare la sindrome di wanderlust.

25 Comments

  1. Sono stata a Tromsø anni fa ma per pochissimo tempo – una sera e una notte – e per una permanenza molto meno avventurosa della tua. Appena il tempo per un passeggiata in centro e per una cena di cui ricordo soprattutto la zuppa di pesce. L’Hurtigruten lo avevo preso più a sud, da Bergen, anche in questo caso per una notte sola. Grazie per avermi riportata in Norvegia con la mente!

    • Avevo il desiderio di fare qualche esperienza particolare sulla neve, mai vissuta in precedenza e la scelta è ricaduta su questa località. Confidavo altresì nell’avvistamento dell’aurora, essendo una zona meno popolata, ma niente da fare. Appuntamento rimandato. Grazie per la visita Silvia

  2. Hai descritto questa coinvolgente esperienza norvegese in tutti i suoi particolari più interessanti: dall’escursione in motoslitta – dove coinvolgi il lettore in tutti i momenti salienti del percorso – alla cittadina tipica di Tromso, ricca di tipici edifici in legno e locali che coinvolgono in un’atmosfera calorosa come il pub che hai menzionato. Tanti aspetti che fanno di Tromso un’autentica destinazione nordica👍😊 Spero veramente di vivere la tua stessa avventura!

    • Grazie Roberto per il bel commento che hai lasciato. Mi fa piacere che ti sia arrivata l’emozione che ho provato in questo viaggio; confido che tu possa vivere presto un’avventura in questo Paese 👍🏼

  3. Che avventura da sogno… Il sogno di molti, probabilmente, ma sicuramente, da anni, anche il mio! Che meraviglia!

    • È uno sfizio, un viaggio particolare da provare sicuramente 😉

  4. Due cose mi hanno lasciata leggermente sconcertata: il fuoripista (la tua abilità alla guida per me era una certezza come “una poltrona per due” la sera di Natale) e l’uscita in notturna con i cani. Perché non farlo di giorno? Un’esperienza come quella va assaporata con la luce… se non altro perché io vorrei guardarli negli occhi quei cagnoloni tutti da spupazzare! 😛 A proposito, Luna si sarebbe divertita un mondo! Bellissimo il murale della Woldstad per non parlare della zuppa di pesce in tenda e della pausa nel birrificio 😉 Fausto foto meravigliose e film fantastico… s’intitola Dove osano le Haliaetus albicilla vero? 😉
    Da Roma ci sono diretti per Tromso?

    • Guidare una motoslitta non è come portare una moto; di concezione simile, ma ci sono molte insidie (comunque ti ringrazio per la fiducia 😘). Le due escursioni le abbiamo fatte in un solo giorno; per questioni di tempo ho preferito la notturna con i cani nella speranza di osservare l’aurora che non si è fatta vedere. Ti assicuro che anche di notte è molto affascinante. Luna si sarebbe divertita molto; lo ha dimostrato lo scorso Natale sul Bernina quando ha avuto modo di galoppare sulla neve 🤣 Il titolo del video non è male in effetti, quasi, quasi lo cambio 🧐

    • Dimenticavo: voli diretti da Tromso non li ho trovati. Ho fatto scalo a Oslo

  5. Sogno di andarci da anni! Prima o poi ci riuscirò, intanto grazie per il tuo racconto di viaggio!

    • Grazie a te Rita per avermi dedicato il tuo tempo. Se non temi le temperature rigide ti consiglio il viaggio in inverno. A me è piaciuto molto

  6. Fausto, aspettavo questo articolo. È stato emozionante rivedere Tromso e vivere le stesse esperienze. Anche io ho avuto l’impressione che i cani da slitta siano strafelici di quello che fanno. Sono sempre lì a saltare l’uno sull’altro e se non ci fosse il freno partirebbero al volo. Anche per me l’uscita in notturna. L’hai forse fatto con il Villmarkssenter?
    Un tratto di viaggio con l’Hurtigruten è sempre nei miei sogni. Avevo pensato per andare verso Capo Nord ma verso le Lofoten deve essere ancora più bello. Com’è la navigazione in inverno, se posso chiedere?

    • Quei cani aspettano le uscite in slitta come se fosse un gioco; il comportamento è simile a quello di Luna che attende con ansia la passeggiata serale che in questo periodo si è ridotta di molto. Il nome dell’agenzia alla quale ci siamo rivolti per le escursioni non lo ricordo, non è comunque la tua. Mi sorprende che tu riesca a ricordare questi nomi difficili 😉 La crociera è stata meravigliosa, ma siamo capitati in giorni in cui splendeva un sole incredibile e il mare era calmissimo. Non saprei in condizioni avverse. Organizzano molte attività ed escursioni; spesso si fermano nei piccoli porti per consentire la visita (anche se veloce) dei vari paesi. E’ un’esperienza che suggerisco. Non farei la crociera completa; a parte il costo 12 giorni di navigazione li trovo un pochino pesanti

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