Il Bel Paese

Torino. Certi angoli della Città Sabauda

Finalmente Torino! La Città Sabauda la conoscevo solo per la stazione ferroviaria di Porta Nuova dove per anni ho cambiato treno per andare ad Aosta o tornare a Livorno. A volte, stazione di scambio per prendere il treno della speranza. Il famoso “Treno del Sole” che, attraverso un viaggio peninsulare verso il meridione, mi portava in Calabria.

Città dell’emigrazione per antonomasia nel periodo del miracolo economico, capace di accogliere forza lavoro da tutto il sud. Ora metropoli elegante, raffinata e ricca di attrazioni. Tre giorni non bastano per gustarsi tutto ciò che Torino può offrire e, quindi, è necessario compiere delle scelte.

Cosa vedere a Torino o meglio ciò che sono riuscito a vedere

Tutti la conoscono. Siamo abituati a vederla anche sulle monete da due centesimi. È la Mole Antonelliana, simbolo architettonico di Torino. L’edificio fu ideato come sinagoga e scuola ebraica. Poi, con l’avanzare dei lavori, i costi si moltiplicarono e fu venduto al comune. Osservando la Mole, mi rendo conto della grandiosità della realizzazione. La sua eleganza, la sua maestosità, la sua unicità… È uno spettacolo da mozzare il fiato, anche dopo il tramonto.

La Porta Palatina rappresenta un altro monumento simbolo di Torino, una porta urbica di grande impatto. Somiglia ad un castello rimasto miracolosamente in piedi da un solo lato, ciò anche in virtù delle diverse modifiche strutturali succedutesi nel tempo. Mi perdonino gli archeologi e gli stimatori di arte per questa descrizione poco accurata.

Il Parco del Valentino è una delle aree verdi di Torino. Un bellissimo parco che costeggia il Fiume Po ed ospita tre attrazioni imperdibili: il Castello del Valentino una delle residenze Sabaude, il Borgo Medievale riproduzione di un villaggio del ‘400 e la Panchina degli innamorati con due lampioni seduti che si scambiano tenerezze come due morosi.

Per chi come me è appassionato di motori il Museo Nazionale dell’Automobile di TorinoMAUTO rappresenta una tappa obbligatoria. La visita è un viaggio nel tempo per conoscere com’è nata l’automobile e come si è sviluppata e diffusa nel tempo fino ai giorni nostri. Dai mezzi precursori del moto meccanico alle auto elettriche. Tanti i modelli che mi piacerebbe ricoverare nel mio garage.

Cosa vedere a Torino o meglio ciò che sono riuscito a vedere

La Basilica di Superga nasce per volontà del Duca Vittorio Amedeo II di Savoia, a seguito di un voto fatto alla Madonna delle Grazie nel 1706, durante l’assedio dei Franco-Spagnoli in Piemonte. L’assedio si concluse con la battaglia del 7 settembre nella quale le truppe austro-piemontesi, guidate da Vittorio Amedeo II e dal Principe Eugenio di Savoia, respinsero definitivamente il nemico, costringendolo alla fuga. La Basilica è stata edificata sul colle di Superga, sul luogo dove il Duca di Savoia salì per osservare l’assedio della città e definire la strategia giusta. Proprio per la sua posizione è visibile da ogni angolo della città. Da qui apprezziamo un panorama incredibile sulla città di Torino con le cime innevate che le fanno da corona.

Potevo farmi sfuggire la street art torinese? Diverse sono le opere che ammiro in giro per la Città Sabauda. Tra tutte emerge l’opera Black Machine” di Never Crew. Raffigura un orso bianco contaminato dal petrolio che sta nuotando verso una sedia vuota. Il delicato equilibrio dell’ecosistema in cui viviamo e la nostra indifferenza per i danni che provochiamo sull’ambiente e sulla natura. Un messaggio più che mai attuale.

Cosa vedere a Torino o meglio ciò che sono riuscito a vedere

I caffè e i bar storici di Torino rappresentano soste “obbligate” durante il girovagare per la città. Luoghi storici che hanno ospitato grandi personalità della letteratura, della politica e dell’arte. La scelta ricade sul Caffè Al Bicerin e su “quel bicchiere, odoroso di latte, cacao, caffè e altri aromi”, il bicerin appunto. Devo dire che l’attesa del nostro turno per entrare nell’antico Caffè aumenta il desiderio di conoscere un’istituzione cittadina. La sala è piccola, ma molto graziosa. I tavolini in marmo, il legno e gli specchi alle pareti, i vasi colmi di confetti e cioccolatini mi fanno vivere le sensazioni provate dagli illustri frequentatori del locale come il Conte Camillo Benso di Cavour o Giacomo Puccini, solo per citarne alcuni.

La Piazzetta Reale si trasforma in una sala museale ospitando la mostra In Between” dell’artista Fabio Viale. Opere classiche in marmo tatuate alcune con i tradizionali motivi giapponesi ed altre con simboli monocromatici. Una fusione tra arte classica e tribalismo metropolitano, tra tradizione e modernità dal forte impatto che mi suscita prima curiosità e poi ammirazione.

E poi c’è Piazza San Carlo, l’elegante “Salotto di Torino” con le due chiese “gemelle”; Piazza Castello con il Palazzo Madama, il Teatro Regio e la Real Chiesa di San Lorenzo; il Duomo di Torino; la Galleria Subalpina e la Galleria San Federico.

Avrei invece voluto vedere il Museo Egizio e il Palazzo Reale, ma il tempo a disposizione è scaduto. Avrei infine voluto vedere prezzi più accessibili per il famoso cioccolato di Torino. D’altro canto, l’eccellenza del prodotto, frutto di una lunga tradizione di ricette segrete e nuove sperimentazioni, giustifica, talvolta, prezzi eccezionali.

Cosa vedere nei dintorni

La Venaria Reale

La Venaria Reale è tra le più sontuose residenze che abbia visto. Diversi sono gli ambienti che mi lasciano sbigottito, ma la Galleria Grande è sicuramente la punta di diamante della Residenza Sabauda. L’ampia finestrata che illumina l’imponente passaggio, gli stucchi di pregevole fattura e l’eleganza del pavimento a scacchiera in tessere marmoree bianche e nere conferisce all’ambiente un’aura solenne e regale che si addice ad una residenza di questo livello.

Reggia di Venaria Reale
Reggia di Venaria Reale

Il Castello de La Mandria

Nelle immediate vicinanze della Venaria Reale sorge il Castello de La Mandria. L’edificio costituisce il nido d’amore di Vittorio Emanuele II di Savoia e di Rosa Vercellana, detta la “Bela Rosin”. Il loro, non è mai stato un matrimonio visto di buon occhio dall’aristocrazia dell’epoca, nemmeno da Camillo Benso Conte di Cavour, uno dei personaggi di spicco del Risorgimento italiano che portò poi all’Unità d’Italia. Ciò in quanto, Rosa non era di nobili natali. Pare che sia stato il suo aspetto prosperoso a far invaghire Sua Altezza Reale, già alla sua tenera età di quattordici anni. Gli appartamenti reali, immersi nel Parco della Mandria, sono completamente arredati e lasciano immaginare scene di vita quotidiana dei padroni di casa. In nessun altro luogo ho così respirato storia; è stato come essere ospite, come trascorrere un giorno a corte.

La Mandria
Appartamenti reali del Castello de La Mandria

La Palazzina di Caccia di Stupinigi

La Palazzina di Caccia di Stupinigi è un altro gioiello a pochi passi da Torino. Fu residenza Sabauda di caccia e di feste nonché residenza prescelta da Napoleone nei primi anni dell’800. Il nome non deve trarre in inganno poiché il termine “Palazzina” non le si addice affatto trattandosi, infatti, di una costruzione ampia e raffinata, sfoggio di lusso e sfarzo. Il salone centrale è l’attrattiva più preziosa. Il soffitto finemente affrescato, gli eleganti stucchi decorativi, il lussuoso lampadario a soffitto e le ampie vetrate dalle quali è possibile ammirare i giardini circostanti, donano all’ambiente ricchezza e magnificenza. All’esterno, colpisce la scultura di un enorme cervo che svetta sulla cupola; sta ad indicare l’uso venatorio della Palazzina stessa.

Nato ad Aosta, cresciuto a Livorno, maturato a Roma, adottato dalla Calabria. Blogger per hobby, ho quattro grandi passioni: i viaggi, le motociclette, le immersioni subacquee e i cani di razza boxer. Spesso le combino tra loro come gli ingredienti di un piatto gourmet. Ho viaggiato attraverso cinque continenti Europa, Asia, Africa, America e Oceania cercando (senza riuscirci) di curare la sindrome di wanderlust.

11 Comments

  1. Per aver fatto una toccata e fuga dobbiamo ammettere che sei riuscito a mettere in fila una serie impressionante di luoghi e di punti interesse che rendono la nostra città un vero gioiello, il più delle volte sottovalutato dai turisti!
    La prossima volta che passi da Torino ti accompagniamo volentieri alla scoperta degli angoli meno noti ma ugualmente splendidi della Prima Capitale d’Italia!

    • Avevo in programma di visitare anche il Museo Egizio, ma la chiusura pomeridiana del lunedì ha mandato in fumo la visita tanto desiderata. Accetto con piacere la vostra offerta di guida speciale; i suggerimenti dei local sono preziosi per vivere intimamente il luogo

  2. Oh che bel giro a Torino che ti sei fatto! Anche io l’avevo sempre vista di passaggio, ma quasi un anno fa ho deciso di farci un weekend. Ho scoperto una città elegante e piena di fascino.
    Il MAUTO è piaciuto tantissimo pure a me che non sono appassionato di motori. Stupinigi e La Mandria sono in lista per il futuro!
    Un abbraccio

    • Ciao Pietro; si, una bella gita che mi ha fatto apprezzare molto la Città e i suoi dintorni. Devo ammettere che non mi aspettavo tanta ricchezza. Programma la visita alle due residenze, meritano veramente. Un carissimo saluto

  3. Ho conosciuto Torino grazie soprattutto a un mio ex.
    Io l’apprezzo molto perchè nonostante qualche difetto (accessibilità mezzi pubblici) è davvero incantevole, con ampi spazi pubblici e piena di bellezza.
    Sono appassionata di mercati, perchè raccontano l’umanità del luogo in cui uno si trova.
    Che dire di quello di quello di Porta Palazzo? Un’esperienza!
    Ciao Fausto 🙂

    • Quel mercato è veramente carino. Il settore ortofrutticolo è straordinario; mi sembrava di visitare un mercato straniero. Colori e qualità della frutta incredibile. Grazie per la visita 🤗

  4. Dobbiamo mettere insieme cosa hai visto tu e cosa ho visto io (in poche ore tra l’altro) 😛 Ti ho invidiato Superga, Venaria e quei due orsacchiotti uno più bello dell’altro. Da aggiungere la prossima volta a un bel tour notturno sulla Torino magica e misteriosa, al MAUTO, al Villaggio Leumann e soprattutto alla Sacra di San Michele che vorrei troppo visitare! Bella bella Torino! Sono morta sul tuo “avrei voluto vedere i prezzi più accessibili sul cioccolato” 😛
    PS: al Valentino gli scoiattoli non ti hanno chiesto di me? 😀

    • Avrei voluto vedere anche io la Sacra di San Michele per rivivere quanto ha ispirato Umberto Eco, ma il tempo a disposizione era veramente poco. Anche gli scoiattoli mi hanno sopreso; ce ne sono davvero tanti e non s’intimoriscono di nulla. Scene simili le ho viste solo a Central Park a NY. I cioccolatini? Meglio una cena completa a ristorante 😀

    • Anche per me è stata la prima volta e la città mi ha entusiasmato. Accogliente e ricca di attrazioni per tutti i gusti. Il MAUTO, anche se non sei appassionato di motori, è interessante; un percorso evolutivo dell’automobile. Lo consiglio

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