La street art a Roma sta conquistando ogni singolo quartiere. Dalle vie del centro alle borgate di periferia, proiettando la Capitale ai vertici della classifica mondiale per presenza e qualità delle opere realizzate.
Ciò è dovuto all’interesse per questa forma di arte che cresce in maniera esponenziale. L’arte dei writer viene infatti celebrata in festival, rassegne e musei. Ricercata dalle amministrazioni pubbliche per riqualificare quartieri degradati di periferia o attrarre nuove forme di turismo esperenziale.
L’utilizzo dell’arte per l’abbellimento delle borgate sta diventando sempre più diffuso, sia nelle grandi metropoli che nei piccoli paesi. Questo trend ha l’obiettivo di promuovere il turismo locale e migliorare l’esperienza del visitatore.
È così che mura logorate di palazzi fatiscenti, squallidi casermoni di cemento si rifanno il look con disegni dai colori vivaci dal significato profondo, vere e proprie opere d’arte. Quartieri privi di interesse culturale, aree industriali dismesse diventano così mete turistiche da visitare assolutamente. È anche il riscatto delle periferie nei confronti dei centri storici da sempre richiamo di un turismo di massa.
La street Art a Roma
Un articolo sulle opere di street art a Roma rivenute durante i miei trekking urbani non può certo descrivere una situazione che rimane immutata nel tempo. Ciò in quanto l’inquinamento atmosferico e i fattori climatici contribuiscono ad accelerare i naturali processi di deterioramento delle opere, così come i danni irrimediabili causati dalle gesta idiote e scellerate di taluni.
Poi ci sono anche le nuove realizzazioni che contribuisco ad arricchire il patrimonio artistico. Le opere realizzate oramai non si contano più.
Pertanto, quando deciderai di scoprire la street art a Roma ricordati di queste parole.
Scoprire l’arte urbana della Capitale significa avventurarsi in un itinerario che attraversa 15 municipi, 35 quartieri e non so quanti chilometri di strade. Dal Trullo a Casal Bernocchi, dal Pigneto a Tor Bella Monaca, da Ostia a Torraccia, dal Parco di Santa Maria della Pietà a Monte Mario a Settecamini.
Ma iniziamo lo special tour dedicato alla street art a Roma dai primi quartieri visitati, forse i più celebri per i graffiti, conoscendoli sotto un’altra prospettiva.
Le opere di Tor Marancia
Tra le prime borgate visitate quella di Tor Marancia spicca certo su tutte. Un comprensorio di palazzine affrescate con murales che impreziosiscono intere facciate. Le opere non sono tutte visibili dalla strada. Mi intrufolo così nel cortile condominiale; subito il senso di inadeguatezza tipico di una persona fuori luogo svanisce alla vista dei numerosi visitatori. Ci sono persino gruppi che partecipano a visite guidate per ammirare i murales.
È il “Bambino Redentore”, il murale dell’artista francese Seth, che più mi attrae, forse per la triste storia che si cela dietro questa rappresentazione. Il bambino raffigurato su una scala colorata che si affaccia è Luca; un bambino che abitava proprio in questo comprensorio e che perse la vita mentre era intento a giocare.
I colori del Quadraro
Al secondo posto della mia speciale graduatoria della street art a Roma si classifica il Quadraro. Un quartiere che mi ha sorpreso per la collezione di opere d’arte e l’atmosfera unica, tra case basse con giardini e botteghe artigiane. Un luogo raccolto e facilmente percorribile, perfetto per una visita alla scoperta della bellezza urbana. Va anche ricordato che questo quartiere visse la più grande deportazione di civili eseguita a Roma dall’esercito nazista, dopo quella del ghetto degli ebrei.
Diverse sono le opere che emergono. Dal “Nido di Vespe” di Lucamaleonte alla “Donna dai tratti orientali” di Fin DAC. Dal “Baby Hulk” di Ron English alla “Donna di Modigliani” di Jim Avignon. Tutte opere di straordinaria fattura che meritano di essere conservate.
La creatività di Tor Pignattara e Pigneto
Terzo posto, Tor Pignattara e Pigneto. Qui l’opera di Etam Cru, “Coffee Break”, lascia senza parole. Un murale alto oltre trenta metri che domina l’intera facciata di un edificio. La scritta sotto di esso (“La vostra arte alza i nostri affitti”), opera verosimilmente ascrivibile ad affittuari del luogo, impone alcune riflessioni. Essa rappresenta l’altra faccia della medaglia. Da un lato, le opere riqualificano i quartieri incentivando l’economia riveniente anche dal turismo, dall’altro, incrementano la speculazione di negozianti e proprietari immobiliari incentivati a far lievitare i costi dei prodotti e delle abitazioni, costringendo i meno abbienti a trasferirsi più lontano in quartieri più economici.
La volubilità della street art a Roma: Tor Sapienza e Tor Bella Monaca
Lungo il mio itinerario alla scoperta della street art a Roma incontro altre opere di pregiata fattura a Tor Sapienza, al MAAM Museo dell’Altro e dell’Altrove di Metropoliz, detto anche la “Città meticcia”. Si tratta di un ex salumificio dismesso, dimora improvvisata di stranieri provenienti da diversi paesi del mondo. Qui le opere sono soggette a rinnovazione nel tempo. Infatti, diversi sono stati i graffiti ammirati in distinte visite.
Il mio tour si conclude a Tor Bella Monaca dove noto dei graziosi graffiti che impreziosiscono un muro di contenimento lungo la strada. Questo quartiere della periferia romana offre spunti interessanti per una visita turistica fuori dagli schemi, alla scoperta della street art e della cultura urbana. Immancabile una foto con il mio sidecar.
Questo articolo è solo l’inizio di un percorso che si arricchirà sicuramente col tempo. Nuove opere cambieranno il volto dei quartieri di Roma. Artisti di fama mondiale lasceranno il proprio contributo nella Città Eterna.
Cercherò di descrivere e condividere le emozioni che provo ammirando la street art. A far conoscere i messaggi che celano le opere attraverso i colori e le forme.
Per me, la scoperta dell’arte urbana è diventata un modo alternativo e coinvolgente per conoscere Roma. La città eterna offre numerosi spunti per una visita alla scoperta dei murales e della street art, un’esperienza che sta diventando sempre più popolare tra turisti e residenti.
11 Comments
una sorpresa in Roma! belli, belli
Non c’è solo monnezza, come dicono da queste parte ????
Hahahahah
Belle opere e bell’articolo
Grazie… per il complimento sull’articolo ovviamente. I murales non sono opere mie ????
L’ultima foto del tuo sidecar piazzato davanti ai murales mi piace tanto. Sembrano una cosa sola ????
Beh in effetti è un’opera d’arte anche il mio El Andador ????
Addirittura i tour con le visite guidate? Bellissime opere comunque!
E complimenti per la casa nuova…
ma i pasticcini inaugurali?! 😛
Non ci crederai ma è nato un business con tanto di guida e modella a seguito per scatti d’autore! Un piccolo lifting per eliminare le rughe… ????
Gran bel post. E complimenti per questa nuova bellissima grafica del blog!
Grazie Simone… i complimenti fanno sempre piacere 🙂