Il Bel Paese

Stilo – È in Calabria La Città del Sole

Stilo è un suggestivo borgo che sorge sulle pendici del Monte Consolino. Siamo poco distanti dalla costa Jonica che in questo tratto di mare prende il nome di Costa o Riviera dei Gelsomini.

Nelle campagne di Stilo, precisamente a Stignano, nacque Tommaso Campanella, filosofo eretico e frate dell’ordine dei Domenicani, autore di una delle opere più importanti del ’600: “La Città del Sole“. Un luogo certamente utopico. Una società inesistente e ideale dall’organizzazione perfetta che non conosce conflitti interni, corruzione, inimicizia, invidie, tradimenti e fame.

A ricordo dell’illustre cittadino è collocata una scultura in bronzo al centro della piazza antistante la Chiesa di San Francesco.

Cosa vedere a Stilo

A Stilo è facile cogliere i segni delle civiltà e delle dominazioni che si sono succedute nel tempo. Dagli insediamenti monastici del periodo bizantino, alle incursioni saracene, all’avvento dei normanni, ai monumenti del periodo rinascimentale e barocco.

Bellezza, eleganza e storia. Tutti ingredienti che certamente fanno di Stilo un vero e proprio gioiello, membro dell’Associazione de “I Borghi più belli d’Italia”.

Sulla sommità del Monte Consolino sono presenti i resti del Castello normanno. Per raggiungerlo è necessario percorrere un ripido sentiero, rivelatosi troppo impegnativo per il caldo che ci soffoca già alle prime ore del mattino. Ci accontentiamo così di ammirare ciò che resta della possente fortificazione dal basso.

Il centro storico di Stilo è un labirinto di vicoli dove ogni angolo profuma di storia. Meritano di essere esplorati con la dovuta calma.

Stilo in Calabria
Veduta di Stilo

Cosa vedere a Stilo

Poco prima di oltrepassare i resti dell’antica Porta Reale, ammiriamo la Fontana dei Delfini, conosciuta anche con il nome di Fontana della Gebbia. La parola Gebbia, di derivazione araba, stava ad indicare la presenza di vasche di acqua utilizzate come ristoro per viandanti e abbeveratoio per animali. Al centro, due delfini intrecciati simboleggiano l’alleanza dei popoli arabo e bizantino che portò alla vittoria nella battaglia dello Stilaro del 982 contro il barbaro imperatore Ottone II.  Nelle lunette laterali sono visibili alcuni affreschi.

Imponenti ed eleganti palazzi signorili padroneggiano le vie del centro con i loro balconi in ferro battuto. Maestoso il portale della Chiesa Matrice (Duomo). Ma ciò che più mi affascina è la Laura della Divina Pastorella. Si tratta di una grotta naturale utilizzata dai monaci bizantini come ritiro per la preghiera e la vita eremitica. La raggiungiamo percorrendo un breve sentiero a strapiombo lungo i fianchi del Monte Consolino.

Interessante anche il complesso San Francesco con la Chiesa che custodisce uno splendido altare in legno in stile barocco e la possente Torre campanaria di guardia.

Il piccolo gioiello bizantino della Calabria

La Cattolica di Stilo è la vera attrazione del borgo, tra i principali monumenti della Calabria. Un piccolo tempio che rappresenta la più alta testimonianza della dominazione bizantina in questa Terra.

Poggia sulle pendici del Monte Consolino all’ombra dei resti del Castello normanno. Incastonata nella roccia e circondata da piante di fichi d’India, in uno dei punti più belli e panoramici del Borgo. Da qui, il panorama sulla costa Jonica lascia effettivamente senza respiro.

L’edificio ha una forma pressoché quadrata. Le facciate sono a mattoni di colore rosso. Sovrastano la struttura cinque cupole a forma cilindrica adornate da bifore e monofore, la parte che più mi affascina.

All’interno della Cattolica di Stilo, quattro colonne sorreggono le cupole, verosimilmente provenienti da vicini siti archeologici. Le colonne presentano delle iscrizioni. Quella più misteriosa è in lingua araba.

Deliziosi sono gli affreschi dai colori intensi presenti sulle pareti, tra i quali spicca l’immagine della Vergine Maria addormentata, avvolta in un mantello azzurro. Nella parte superiore sono disposti gli Apostoli e in quella inferiore l’Arcangelo Gabriele nell’atto di colpire una figura intenta a toccare la Madonna.

Nei dintorni di Stilo

Nelle vicinanze di Stilo due luoghi particolarmente suggestivi meritano di essere visitati. Si tratta in particolare dell’Eremo di Santa Maria della Stella e del Monastero Bizantino di San Giovanni Theristis.

L’Eremo di Santa Maria della Stella, luogo dal fascino indiscusso, è situato nel territorio di Pazzano, importante centro minerario di estrazione del ferro durante il periodo borbonico.

Una spaccatura lungo le pendici del Montestella custodisce gelosamente il luogo magico, sacrale, un tempo inaccessibile. Qui trovarono riparo i monaci basiliani.

Accediamo all’eremo scendendo una scalinata di 62 gradini scavati nella pietra. Un luogo di pace e serenità ci accoglie.

Qui si venera la Vergine Santissima della Stella la cui immagine è rappresentata da una statua in marmo del XVI secolo. Sulle pareti della grotta, infine, frammenti di antichi affreschi bizantini impreziosiscono il luogo di culto e di meditazione.

Il Monastero Ortodosso di San Giovanni Theristis si trova nel territorio di Bivongi, borgo noto per la produzione di un eccellente vino rosso. La Chiesa abbaziale, di tipica costruzione a croce di età normanna, conserva al suo interno tracce di affreschi che lasciano immaginare come l’intera struttura fosse ricoperta di pitture.

Per le caratteristiche del territorio in cui sorge, mi ricorda molto il complesso monastico delle Meteore in Grecia.

Lungo la strada sono visibili anche i ruderi del convento dei SS. Apostoli, abbandonato dai monaci a seguito del violento terremoto del 1783.

Il suffeudo di San Fili

Ma le sorprese non finiscono qui. Lungo la strada di ritorno da Stilo, in una invidiabile posizione del territorio di Stignano, sorge un borghetto feudale dal fascino indiscusso.

La costruzione principale è rappresentata dal Castello di San Fili, una torre nata come struttura difensiva, poi modificata a fini residenziali. L’edificio è disposto su due piani accessibili tramite una splendida scalinata esterna e una interna costruita in mattoncini.

Completano il complesso la piccola Chiesa di Santa Maria dei Cristiani, la Torre di avvistamento, un palmento e altre costruzioni.

Castello di San Fili a Stignano
Castello di San Fili a Stignano

Ciò che rattrista di questo luogo, di proprietà privata, è il completo stato di abbandono in cui versa. L’auspicio è che venga eseguito un intervento di valorizzazione dell’intera area dall’alto potenziale architettonico e ambientale. Un intervento a favore dei turisti che si trovano a visitare questa splendida regione, ma anche a favore della comunità calabra.

Nato ad Aosta, cresciuto a Livorno, maturato a Roma, adottato dalla Calabria. Blogger per hobby, ho quattro grandi passioni: i viaggi, le motociclette, le immersioni subacquee e i cani di razza boxer. Spesso le combino tra loro come gli ingredienti di un piatto gourmet. Ho viaggiato attraverso cinque continenti Europa, Asia, Africa, America e Oceania cercando (senza riuscirci) di curare la sindrome di wanderlust.

2 Comments

  1. Sembrano essere circondati da un’aura di sacralità questi luoghi. Così vicini eppure così lontani, inafferrabili nel loro misticismo. Non lo so, è un’impressione tutta mia, sembra che parlino… ma che non intendano farsi capire da tutti (forse sto vaneggiando). Il Castello di San Fili è magnifico, avevo sentito dire che vista la pianta particolare, a forma di freccia, indicasse una sorta di direttrice alla cui estremità si trovasse il Sacro Graal (eh sì, a questo punto mi sa che sto proprio vaneggiando) 😀 Mi piace il rapporto particolare che hai con questa regione, vi amate a vicenda, si avverte! 🙂

    • Credo che sia la storia a rendere particolari questi luoghi; mi sembra di visitare un Paese straniero per la presenza di reperti architettonici e culturali che richiamano luoghi lontani. Forse il fascino che emanano deriva proprio da qui, un fascino che ha saputo sedurmi col tempo. Beh la coppa di Gesù ha alimentato tante storie fantastiche. Proprio in Calabria sono in corso approfondimenti in merito che riguardano, come tu hai ben detto, anche il Castello di San Fili. Chissà se porteranno a scoperte eclatanti rivelando nuove forme di attrazione 😀

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