Underwater World

Gili Islands – Siamo una squadra fortissimi! Immersioni indimenticabili

L’estate è ormai trascorsa, ma non siamo ancora soddisfatti. Ci vuole un viaggio, caldo, mare ed immersioni, lontano da tutti e da tutto, per staccare la spina anche se solo per una settimana. È con questo intento che scegliamo la nostra meta: Gili Islands, in particolare Gili Terawangan in Indonesia.

Dieci giorni sono pochi, considerando che 3 sono solo di viaggio; di più non si può in questo momento, così ci accontentiamo. I presupposti non sono dei migliori. A pochi giorni dalla partenza, ciascuno del gruppo lotta con i malanni di stagione. Ma finalmente il 20 ottobre arriva e … SI PARTEEEEE!!! Roma Fiumicino – Bangkok, Bangkok – Denpasar (Bali), Denpasar – Mataram (Lombok); per concludere, l’ultimo tratto in barca da Lombok a Gili Terawangan.

Indonesia
Meno Wall (notturna) – Granchio

Gili Islands – Arrivo a Gili Terawangan

Sono le 22 (ora locale) del 21 Ottobre e siamo stremati dal viaggio, ma siamo arrivati in questa deliziosa isoletta dell’Indonesia, senza pontile, con il proprietario dell’albergo e lo staff del diving che ci aspettano per darci il benvenuto. L’albergo (Villa Almarik) è delizioso; le camere (o meglio gli appartamenti) sono stupende; l’accoglienza è ottima… Non resta che ristorarsi con una doccia e cenare, anche perché Nikko ci aspetta alle 9 dell’indomani per guidarci nelle nostre immersioni. Siamo in tre a fare diving, mentre Antonella rimane tutta sola a trastullarsi tra mare, sole e passeggiate (non c’è altro, d’altronde).

Nikko è la nostra guida subacquea per tutta la settimana. Anche il dhony del diving è dedicato a noi per tutta la vacanza alle Gili Islands. Le attrezzature sono già in barca e qualsiasi nostro gesto appare ai ragazzi del diving accelerato e fuori luogo. Per cui il consiglio che da subito ci danno è: “RELAX! Siete in vacanza e quindi RELAX”. Altro che Roma; il traffico, il raccordo, il lavoro, gli orari… Qui non esistono auto o moto. Utilizziamo l’orologio solo per ricordare il tempo massimo d’immersione e il tempo da attendere prima dell’immersione successiva; non serve ad altro.

Indonesia
Hans Reef – Gamberetto simbionte

Cosa abbiamo visto alle Gili Islands

Shark Point è il nostro primo punto d’immersione alle Gili Islands ed ovviamente incontriamo subito il nostro primo squalo pinna bianca, non tanto piccolo e neanche tanto allegro. Non mancano le tartarughe, i coralli, le mucchine di mare. Undici immersioni stupende; tra squali, tartarughe, pesci rana, murene, anguille, enormi granchi, canocchie danzanti, anemoni colorattisime, gamberi, pesci palla, balestra, angelo, farfalla, rana, cobra, trombetta, pappagallo, pipistrello, alcionarie, coralli di varie forme e colori.

Tutte immersioni in corrente e quindi a volte anche un po’ faticose, ma belle. Solo noi tre e Nikko, a ridere sia sopra in barca che sott’acqua, a fare foto, riprese, a giocare con le canocchie ed anche a sfidare gli squali. Prima di tuffarci per l’ultima immersione alle Gili Islands, Nikko ci ha detto: “Tempo massimo immersione: quanto volete” e così siamo rimasti sotto fino all’ultima boccata d’aria che c’era nella bombola!

Escursione a Lombok

Ma un viaggio alle Gili Islands non riguarda solo il mare. L’ultimo giorno abbiamo scelto di fare un’escursione alle cascate e nella giungla di Lombok, un’isola più grande nelle vicinanze. Abbiamo attraversato torrenti e passato ponti sospesi. Ce l’abbiamo fatta perché “SIAMO UNA SQUADRA FORTISSIMI”. Ci adattiamo a tutto e a tutti. Ogni luogo nuovo ci entusiasma. Certo siamo stati molto coccolati, dal proprietario dell’albergo, dallo staff del diving e anche dal grande capo di tutta la struttura… ma forse l’abbiamo anche meritato.

L’Indonesia, i suoi colori, il vulcano, il tramonto, il mare e i suoi fondali, la spiaggia, la gente, i carretti portati dagli asini come taxi, la giungla, le scimmie… tutto ci ha affascinato. È trascorsa solo una settimana alle Gili Islands, ma abbiamo dimenticato tutto e tutti. MISSIONE COMPIUTA! OBIETTIVO RAGGIUNTO! Diving is fun.

Nato ad Aosta, cresciuto a Livorno, maturato a Roma, adottato dalla Calabria. Blogger per hobby, ho quattro grandi passioni: i viaggi, le motociclette, le immersioni subacquee e i cani di razza boxer. Spesso le combino tra loro come gli ingredienti di un piatto gourmet. Ho viaggiato attraverso cinque continenti Europa, Asia, Africa, America e Oceania cercando (senza riuscirci) di curare la sindrome di wanderlust.

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