Sulle pendici del Monte Ginestro Palestrina, l’antica Praeneste, domina la campagna a sud-est della Capitale. Di questo piccolo borgo non conoscevo nulla. Ne avevo appreso l’esistenza leggendo i cartelli dei pullman che lo collegano alla fermata Anagnina della metropolitana. Eppure dista poco più di trenta chilometri da Roma.
Il Borgo antico di Palestrina
Palestrina mi ha piacevolmente sorpreso; sorpreso in modo particolare per la sua ricchezza storica e culturale.
Il Borgo è stato fondato nove secoli prima di Cristo ed è stato interessato nel corso della storia da eventi di straordinaria rilevanza. E’ stato impegnato nella lega latina contro la potenza nascente di Roma, testimone del contrasto tra Colonna e il Papato e, infine, bombardato durante la seconda guerra mondiale. Dimostrazione del passato glorioso ne sono sicuramente i suoi resti archeologici, le chiese e i palazzi.
Il principale punto d’attrazione di Palestrina è senza dubbio l’antico santuario della Dea Fortuna Primigenia. Il sito archeologico si articola in diverse terrazze realizzate lungo il pendio del monte. Secondo la leggenda, in questo luogo sarebbero state trovate le tavole di legno con i responsi oracolari della Dea Fortuna che venivano interpretati dai sacerdoti.
Raggiungiamo la sommità del Borgo di Palestrina per ammirare il Palazzo Barberini, un edificio di epoca rinascimentale che ospita il Museo Archeologico Nazionale di Palestrina. Al suo interno, un’intera sala è dedicata al “Mosaico del Nilo”, tra i più famosi mosaici del periodo ellenistico.
La parte centrale del Paese ospita il Duomo dedicato a Sant’Agapito, giovane prenestino martirizzato durante l’impero di Aureliano. Al suo interno è conservata una copia della Pietà di Palestrina di Michelangelo.
Raggiungiamo quindi la Porta del Sole che prende il nome dall’emblema solare posto sull’architrave del portale. Nell’area antistante si notano i resti di un’antica strada che saliva verso la città.
Passeggiando per i vicoli di Palestrina, ci imbattiamo nella casa natale di Giovanni Pierluigi da Palestrina, il più importante compositore di musica sacra cattolica del rinascimento.
La fragola, l’afrodisiaco frutto rosso
Usciti da Palestrina, dopo pochi chilometri ci fermiamo ad un chiosco che vende fragole.
«Sono fresche?» Chiedo alla giovane venditrice.
«Di giornata!» Risponde lei.
«Mi daresti una cassetta» Faccio io.
Assaggio uno di questi frutti rossi; è gustosissimo!
La coltivazione delle fragole è tipica di questa zona. A questo frutto è infatti dedicata l’annuale sagra che si svolge nel mese di maggio.
Viaggiare è anche questo, paesaggi e sapori da scoprire. Visita Palestrina, l’antica Praeneste!
3 Comments
è una gran bella città, che le tue foto mostrano nel suo antico splendore…buondì
in effetti è stata una sorpresa anche per me, a pochi chilometri da casa…buona giornata anche a te 🙂
grazie