Ho percorso la strada 682 Jonio-Tirreno un’infinità di volte ed in ogni occasione sono rimasto affascinato dalle fantasiose opere del MuSaBa Parco Museo Laboratorio Santa Barbara.
Una in particolare, la più imponente del parco che domina dall’alto l’intera vallata: una sorta di vela colorata denominata “Concetto Universale”, divenuta l’emblema del MuSaBa.
Rallento l’auto e ripeto «Dobbiamo visitare questo Museo». Sempre la stessa frase rimasta inascoltata per molto tempo! Siamo sulla statale che unisce le due coste della Calabria, non lontano del centro abitato di Mammola. Ma il desiderio si è finalmente concretizzato.
Il MuSaBa è un parco-museo unico nel suo genere. Non ho mai visitato in passato un sito simile. L’ideatore è l’artista calabrese Nik Spatari, che assieme alla sua compagna Hiske Maas dal 1969 ha lavorato per la realizzazione di questo particolare museo concepito come laboratorio d’arte.
Ma chi era Nik Spatari?
Nicodemo Spatari detto “Nik” nasce a Mammola nel 1929. Fin da piccolo dimostra uno straordinario talento artistico che lo vede beneficiario di molti premi già in tenera età.
In seguito allo scoppio di una bomba sganciata durante un’offensiva bellica della Seconda Guerra Mondiale, perde completamente l’udito. È forse questa sciagura ad esaltare la creatività di Nik.
Preziosi per il suo cammino artistico si rivelano i trascorsi di vita a Parigi dove fa la conoscenza di artisti illustri quali Picasso, Max Ernst e Le Corbusier.
Si trasferisce a Milano dove apre una galleria d’arte assieme alla moglie Hiske Maas. Ma stanchi della vita nella città lombarda, decidono di fare ritorno alla città natale di Nik.
Nik Spatari muore a 91 anni. Le sue opere continueranno a parlare di lui e spero che il patrimonio artistico che ci ha lasciato venga fatto conoscere ed apprezzare ai tanti turisti che visitano la Calabria.
MuSaBa Parco Museo Santa Barbara
I ruderi di un antico complesso monastico certosino scoperti su un’altura in prossimità del centro abitato di Mammola, nella Vallata del Torbido, sono determinanti per la scelta del luogo dove gettare le fondamenta del progetto.
Ha inizio così un’avventura caratterizzata da non poche difficoltà che sembrano appartenere ad una storia fiabesca piuttosto che ad un vissuto reale.
Episodi che invito a conoscere facendo visita al sito ufficiale MuSaBa Parco Museo Laboratorio Santa Barbara.
Inizialmente era solo un incerto e lieve bagliore, finché un giorno divenne visibile.
Il progetto è ispirato alle botteghe del rinascimento dove il maestro cerca collaboratori per la realizzazione delle proprie opere e gli allievi imparano il mestiere. Ciò è immediatamente percepibile nella struttura della “Foresteria” di cui parlerò più avanti.
Il MuSaBa viene definito dagli autori stessi “un’opera in progress”. Infatti, la realizzazione delle opere presenti nel parco è avvenuta nel corso del tempo interessando l’intero territorio.
Opere d’arte del presente, ma anche architetture del passato rappresentate dal complesso monastico certosino costruito sui resti di una chiesa paleocristiana dedicata a Santa Barbara, dalle terme di età romana imperiale e da un casello ferroviario abbandonato delle ferrovie calabro-lucane.
MuSaBa: Opere visive
La visita si sviluppa quindi attraverso un percorso nel verde che porta a scoprire le opere di Nik come “Sabalizard” la gigantesca lucertola di 13 metri, ma anche quelle di artisti stranieri come la “Donna fontana” realizzata da Stevi Kerwin o la sfera divisa a metà “Fountain” di Jin Jong Chen.
Persino i piloni della vicina SS 682 sono fonte di ispirazione della street art raffiguranti gechi, serpenti e figure stilizzate dai colori accesi.
Entrare nel MuSaBa Parco Museo Laboratorio Santa Barbara mi richiama vagamente Parco Güell a Barcellona per la struttura del museo realizzato come parco e per la presenza di opere create con tessere di mosaici colorate.
Il capolavoro del MuSaBa: il Sogno di Giacobbe
Ma veniamo alle principali opere che possono essere ammirate nel complesso artistico.
Il “Sogno di Giacobbe” è sicuramente l’opera principale del sito. Riveste l’abside e la volta della chiesa di Santa Barbara.
Lo spettacolo a cui assisto è incredibile. Sono di fronte ad un murale tridimensionale. Lo sfondo è dipinto, mentre le figure sono sagome sospese realizzate in legno e poi dipinte anch’esse.
I raggi del sole penetrano dalle finestre dai vetri colorati creando un’atmosfera ancor più suggestiva, esaltando l’intero capolavoro.
L’opera è dedicata alla vita di Giacobbe e rivela il parallelismo autobiografico dell’autore, riscontrabile anche nell’immagine di Giacobbe somigliante a Nik.
L’opera è conosciuta come “La Cappella Sistina della Calabria”. Nik l’ha dedicata al frate calabrese Tommaso Campanella e a Michelangelo. “Fantascientifica volta: è dedicata a Michelangelo astronauta della Sistina; a Campanella utopista della Città del Sole, che, come Nik e Hiske, subirono la persecuzione dei loro tempi…”.
MuSaBa Art Residence Foresteria
L’edificio ha funzioni di ricettività ed è costituito da undici stanze (cd. “celle d’arte”). Sulle pareti sono presenti colorati mosaici che percorrono la storia dell’uomo dalla civiltà sumera del 2300 a.C. al Nuovo Testamento.
È stato concepito come un ambiente che ricordasse le botteghe del rinascimento. Ed è proprio qui che studenti d’arte nazionali e stranieri possono soggiornare e imparare la tecnica del mosaico.
Al centro della struttura è posizionata la scultura di Nik Spatari “L’ombra della sera”, realizzata in ferro e alta 15 metri. La scultura ritrae un uomo dal volto africano secondo lo stile della famosa icona della civiltà etrusca custodita nel museo di Volterra.
L’opera è dedicata allo scultore Alberto Giacometti, le cui sculture sono così vicine per forza espressiva a questa di Nik e allo stesso reperto etrusco.

La Rosa dei Venti
Un’altra costruzione realizzata interamente da Nik Spatari è la “Rosa dei Venti“.
La struttura costruita con materiali di risulta ospita al piano terra alcune opere dell’artista e, al piano superiore, la “casa per la vecchiaia”, come la definisce Hiske.
Da un vetro sul soffitto si può scorgere una parte del soggiorno carpendo alcune scene di vita dei due maestri.
La struttura rappresenta l’attuale punto di partenza della visita del Parco dove vengono fornite informazioni ed illustrate le opere che si possono ammirare.
Una scritta sul pavimento mi colpisce “Con rispetto varchiamo la soglia del tempio arte”.
10 Comments
Mia madre è calabrese e sono scesa in vacanza sulla costa jonica non so quante volte ma non ho mai sentito nominare il MuSaBa Parco Museo Laboratorio Santa Barbara: lo sto conoscendo ultimamente grazie a blogger calabresi. E leggendo il tuo post, non fai altro che confermare di quanto sia particolare e bello questo parco-museo!
Si Katja, è un’attrazione da visitare assolutamente per l’originalità della struttura e delle opere custodite al suo interno, ma anche per la storia che nasconde. Visto che bazzichi spesso la Costa Jonica è possibile che ci incontriamo (la mia metà è di quelle parti). Grazie Katja per la visita e per il commento 🙂
Quest artista è straordinario. Le opere sono tutte etremamente colorate e ricche di significato. Ma il Sogno di Giacobbe è davvero qualcosa di unico. Già in foto rende perfettamente la tridimensionalità, vederlo dal vivo deve aver fatto sicuramente un certo effetto!
Si, Simona. Il bassorilievo è un’opera straordinaria che testimonia la singolare personalità dell’artista di cui ne hanno dato forma la storia, la mitologia e le sue esperienze di vita.
Ma che meraviglia!! Sono rimasta senza parole di fronte Il Sogno di Giacobbe! Adoro questi parchi artistici, questo mi ha in qualche modo ricordato il Parco dei Tarocchi vicino Capalbio, una cosa strepitosa! Ma perché simile bellezze in Calabria non sono mai troppo (o per niente) pubblicizzate? Grazie per avermelo fatto conoscere! Buona settimana Falupe!!
Bello, vero? A me manca il parco di Capalbio, anche questo in mente da tempo, ma mai visitato. Tante sono le attrazioni in Calabria sconosciute ai più che meritano di essere scoperte. Piano, piano qualcosa si muove. Grazie Alessia, buon inizio anche a te ?
Sembra un luogo davvero imperdibile! Le opere sono interessanti. Soprattutto la Donna Fontana la trovo bellissima! Fatto bene a fermarvi 😉
Lo è non solo per le opere che ospita al proprio interno, ma anche per ciò che rappresenta e per la sua storia. Può rappresentare per il territorio e per la Calabria intera una fantastica opportunità di crescita ?
Che posto incredibile! Un genio visionario questo Nik che ha regalato alla sua terra un museo tanto imperdibile quanto poco pubblicizzato! Se non fosse stato per te non l’avrei mai saputo. Straordinario il Sogno di Giacobbe, il connubio pittura+legno su un soffitto così è davvero notevole al di la del parallelismo autobiografico! Me lo segno! 😉
Una fatica durata tutta una vita. Solo ora inizia a raccogliere fiducia in loco. Il Sogno di Giacobbe lo devi vedere dal vivo è straordinario. Se decidi di visitare la Calabria non dimenticarti di questa chicca. Con l’occasione, puoi assaggiare lo stocco di Mammola, altra perla locale ?