Underwater World

I relitti del Mar Jonio – Navi da guerra e mercantili da scoprire

Sono oramai oltre venti anni che trascorro parte delle mie vacanze in Calabria, lungo le coste del Mar Jonio per merito o colpa della mia dolce metà, originaria di quelle parti. La Regione è il luogo ideale dove fare sensazionali immersioni subacquee. Lo stupendo mare, caldo e cristallino, è l’habitat perfetto per molte specie sottomarine, ma non solo. Infatti, i relitti del Mar Jonio, navi da guerra e mercantili, rappresentano una forte attrattiva per la Regione.

I relitti del Mar Jonio. Un po’ di storia

Questo tratto di mare ha costituito, nel corso della Seconda Guerra Mondiale, una rotta strategica per i rifornimenti delle truppe dell’Asse impegnate in Africa Settentrionale nei combattimenti contro l’esercito britannico.

I convogli che rifornivano viveri, armi e munizioni, costeggiando la costa calabra, raggiungevano i porti di Tripoli e Bengasi. Nonostante la scorta di unità della Regia Marina Italiana, un elevato numero di navi vengono affondate dai siluri dei sommergibili della Royal Navy che pattugliavano le acque di questo angolo di Mediterraneo.

Le imbarcazioni riposano ora adagiate su fondali sabbiosi, custodi del passato e testimoni del sacrificio di uomini eroici che lì trovarono la morte. I relitti rappresentano oggi un habitat ideale per molte specie marine che decidono di dimorarvi e un’opportunità per lo sviluppo del turismo subacqueo.

Abbiamo visitato alcuni dei relitti tra i più affascinanti della costa tra Reggio di Calabria e Roccella Jonica, posti a profondità raggiungibili con immersioni ricreative (quaranta metri). Per scendere oltre sono necessari ulteriori accorgimenti tecnici che, a mio avviso, rendono le immersioni poco rilassanti.

Bettolina di Lazzaro

La Bettolina di Lazzaro è una piccola unità da guerra tedesca adibita al cabotaggio costiero.

E’ stata silurata da un sommergibile inglese e affondata di fronte all’abitato della cittadina reggina nel 1943, alla fine dell’ultima guerra mondiale.

La nave è adagiata parallelamente alla costa su un fondale sabbioso a una profondità di 36 metri e la poppa a 45 metri dal livello del mare. È una immersione con un grado di difficoltà alto per le forti correnti che si possono incontrare, in virtù della vicinanza allo stretto di Messina, ma anche per la ripida discesa che è necessario intraprendere in direzione del mare aperto.

Le dimensioni dell’imbarcazione, inoltre, rendono arduo l’avvistamento ma, al tempo stesso, consentono di esplorarla interamente in una sola immersione. Simpatico si rivela il bagno e la connessa tazza di questo fantastico relitto del Mar Jonio (guarda il video).

Bettolina di Lazzaro
La Bettolina di Lazzaro

Laura Cosulich Laura C

La Laura Cosulich è un mercantile del 1923 affondato nelle acque antistanti l’abitato di Saline Joniche.

Trasportava un carico di tritolo, ricambi di automezzi, prodotti alcolici, vino e birra.

Ribattezzata “Laura C“, è a mio avviso il relitto più affascinante di questo tratto di mare.

La prima scena che si presenta agli occhi del subacqueo è quella del possente albero a forma di croce che emerge dalla sabbia avvolto da una nuvola di piccoli pesci anthias.

Continuando la discesa lungo il passamano del fianco emerso, raggiungo le stive di poppa. È possibile individuare tra la sabbia e i rottami qualche cimelio dell’epoca, come per esempio piccole bottiglie di Campari.

Anni fa questo relitto è tornato alla ribalta delle cronache. Pare che il tritolo, perfettamente conservato nelle stive, sia stato utilizzato dalla malavita nella propria attività criminosa, persino per compiere l’attentato di Capaci. Ciò ha avviato una disastrosa attività di bonifica mediante il riempimento delle stive con gettate di cemento.

I relitti del Mar Jonio
Laura Couselich

I relitti del Mar Jonio, la Torpediniera Castore

La Torpediniera Castore affondò in prossimità di Capo Spartivento il 2 giugno 1943 durante un combattimento, mentre era intenta a scortare due mercantili diretti a Messina.

Il relitto, diviso in due tronconi, poggia lontano dalla costa su un fondale sabbioso a circa trenta metri di profondità.

Lo si raggiunge con una discesa nel blu; a mano a mano che scendiamo, la sagoma si fa sempre più nitida. Lo scenario colpisce al cuore.

Le parti della nave sono sparse ovunque a testimonianza del duro attacco subito. Il pensiero va subito ai valorosi soldati che qui persero la vita.

Raggiungiamo la parte centrale, scorgendo numerosi proiettili lunghi, ciascuno, almeno un metro; tutti accatastati come se fossero ancora pronti ad essere sparati contro il nemico.

Torpediniera Castore
Mar Jonio – Torpediniera Castore

La nave da carico Città di Bergamo

La nave da carico Città di Bergamo fu silurata da un sommergibile britannico il 14 marzo 1943 a largo delle coste di Brancaleone mentre stava raggiungendo il porto di Messina. Il comandante cercò di raggiungere la riva per salvare l’equipaggio e il carico ma a circa un miglio colò a picco.

Il relitto si presenta completamente distrutto su un fondale a pochi metri di profondità; ciò ha determinato, nel corso degli anni, lo spoglio completo dell’imbarcazione. Le caldaie a carbone e gli ingranaggi dell’albero motore sono le parti più apprezzabili.

I relitti del Mar Jonio, il Piroscafo Pasubio

Il Piroscafo Pasubio fu silurato da un sommergibile britannico nel 1943 al largo del porto turistico di Roccella Jonica.

Lo raggiungiamo scendendo nel blu lungo la cima posizionata per l’occasione. Scorgiamo la sagoma del relitto che si palesa integro, adagiato sul fondo a 44 metri di profondità, leggermente inclinato sul lato sinistro; sembra che stia continuando la sua rotta.

Iniziamo la perlustrazione da prua; impressionanti si rivelano le grandi ancore sorrette dalle catene. Percorriamo piano piano i novanta metri della nave e raggiungiamo la poppa, la parte più affascinante, dove ci attende l’enorme ruota del timone, perfettamente conservata.

Estasiato da tanta bellezza, realizzo con ritardo che il computer mi segnala che il tempo della visita è terminato. Mi invita quindi a risalire, ordinando una tappa di sicurezza di ben 18 minuti, necessaria per eliminare i gas accumulati nel corpo ed evitare problemi.

Mentre fluttuo appeso alla cima assieme alla mia compagna, la mia mente ripercorre quanto osservato sul fondo; in questo stato di semi coscienza non mi accorgo di quanto stava accadendo attorno: siamo circondati da un branco di ricciole! Sembrano volerci fare compagnia durante la nostra piacevole sosta forzata (guarda il video).

I relitti del Mar Jonio
Pasubio – Timone

Non vi resta ora che scoprire i fondali e le navi affondate lungo la meravigliosa costa Calabra del Mar Jonio. Diving is fun!

Nato ad Aosta, cresciuto a Livorno, maturato a Roma, adottato dalla Calabria. Blogger per hobby, ho quattro grandi passioni: i viaggi, le motociclette, le immersioni subacquee e i cani di razza boxer. Spesso le combino tra loro come gli ingredienti di un piatto gourmet. Ho viaggiato attraverso cinque continenti Europa, Asia, Africa, America e Oceania cercando (senza riuscirci) di curare la sindrome di wanderlust.

6 Comments

  1. Bellissimo.e completo articolo Fausto, sui relitti nel.mar Jonio!!

    Un invito a tutti a scoprire anche questo lato della Calabria, ancora poco conosciuto!

    E poi come già dici nel tuo articolo:”Non vi resta ora che scoprire i fondali e le navi affondate lungo la meravigliosa costa Calabra del Mar Jonio. Diving is fun!”❤️

    A presto!

    Mimì

    • Grazie Mimì. Questa è solo una parte delle immersioni, quelle sui relitti. Altri fantastici siti provati sono Soverato per i cavallucci marini (oltre a Gioiosa), Palmi e Scilla dove ci sono due montagne sommerse ricoperte di gorgonie, il relitto di Cannitello noto con il nome U Vapuri e tanti altri. Diving is fun 😉

    • Un relitto rappresenta il punto di incontro tra la morte e la rinascita. Una nave quando affonda trascina con sé la sua storia. Il mare le ridona la vita trasformando le lamiere contorte in un habitat meraviglioso per molti specie marine.

  2. Davvero suggestivo, questo si che è un tipo di “turismo” unico! Mai fatte immersioni purtroppo, ma mi piacerebbe. E soprattutto ho sempre subito il fascino dei relitti navali (a causa letteraria), il fondale marino nasconde un altro, affascinante, mondo….

    • Non è mai tardi per iniziare. Ho fatto da guida a splendidi 70 🙂 Hai ragione, il mondo sommerso è moooolto affascinante

Ti è piaciuto l'articolo? Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

error: Content is protected !!
%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: