Il profilo inconfondibile della Rocca di Gibilterra è netto e distinguibile da lontano. Raggiungiamo la celebre colonia britannica dopo aver concluso il nostro viaggio in sidecar in Portogallo (ultima tappa in Algarve).
Oltrepassiamo agevolmente il confine con il nostro sidecar e ci veniamo a trovare davanti a uno scenario inimmaginabile. La strada interseca la pista del locale aeroporto e un singolare passaggio a livello gestisce i flussi di traffico per l’attraversamento. Al quanto bizzarro!
Non abbiamo molto tempo a disposizione; tanti sono infatti i chilometri che ci aspettano per fare ritorno a casa. Dedichiamo così una sola mezza giornata alla visita di Gibilterra che la trascorriamo, per lo più, visitando l’attrazione principe: la Rocca di Gibilterra.

La Rocca di Gibilterra
Il tempo di sistemare i bagagli nella lussuosa dimora, saliamo sulla funicolare che ci condurrà velocemente sulla sommità della Rocca. Un’area protetta di fauna e flora (Upper Rock Nature Reserve). La vista è spettacolare e da sola merita sicuramente la visita.
All’orizzonte i due continenti si sfiorano. Sulla sinistra l’Africa con la costa marocchina e sulla destra l’Europa. Al centro un luogo certamente magico. Là dove l’Oceano Atlantico si incontra con il Mar Mediterraneo. Ai miei piedi la città di Gibilterra si estende sul piccolo lembo di terra.
Fa da sottofondo il garrito stridulo dei gabbiani che volteggiano in gran numero sopra la mia testa. Poi ci sono loro, le Bertucce di Gibilterra. Le scimmie selvatiche che vivono in libertà sulla Rocca. Affatto simpatiche! Le osservo con timore temendo un loro attacco improvviso che arriva a danno di un turista che ritornerà a casa con un bel buco sul braccio.

Skywalk è un altro punto panoramico che ci regala spettacolari visioni sulla cresta della Rocca. Tuttavia, un brivido mi assale al solo camminare sul pavimento di vetro, sospeso nel vuoto.
Continuando il percorso raggiungiamo i Tunnel del Grande Assedio (The Great Siege Tunnels).
Nella Rocca di Gibilterra sono stati scavati dei tunnel sotterranei da parte dei soldati britanni alla fine del Grande Assedio (1779-1783) operato dagli alleati franco-spagnoli. Un sistema ingegnoso e complesso che portò al posizionamento di cannoni rivelatisi sicuramente fondamentali nel respingimento dei nemici. All’interno dei tunnel sono ricostruite scene di guerra con manichini in uniforme storica e cannoni.
Altri tunnel furono costruiti durante la Seconda Guerra Mondiale realizzando un sistema di collegamento di oltre 50 chilometri.
Main Street, la strada principale
Che tiranno che è il tempo. Ci ricorda che ancora non abbiamo visitato il centro di Gibilterra. Percorriamo frettolosamente la parte finale del percorso e raggiungiamo la pedonale Main Street.
La sensazione di trovarsi oltre Manica è forte. Ovunque cabine del telefono rosse, cassette delle lettere Royal Mail, negozi di Fish and Chips e pub dall’atmosfera british. Anche i nomi delle vie sono in inglese.
I negozi stanno chiudendo e le vie del centro si spopolano piano piano. Abbiamo fatto appena in tempo a cambiare qualche Sterlina di Gibilterra per incrementare la mia collezione numismatica.

2 Comments
Buco sul braccio? Sono infami le bertucce! 😛 Dev’essere magnifico osservare l’Africa da questo punto privilegiato, anche se non t’invidio il calore che devi per provato. L’immersione nella storia militare e la visita del tunnel… quelle sì che te le invidio. Main Street dagli scorci che vedo mi ricorda molto le atmosfere di La Valletta, ma forse mi sbaglio. Un caro saluto!
Una scena orribile! Mai sopportate le scimmie. Il sito è intriso di storia; con un pochino più di tempo avrei approfondito meglio la conoscenza del luogo ascoltando le audio guido presenti. Passeggiare per il centro cittadino richiama più una città inglese. Insegne pubblicitarie, nomi di strade, cibo, cabine e buche delle lettere. Tutto richiama Londra e dintorni 🤗