Il Bel Paese

Gerace – Un Borgo bello, grande e illustre della Calabria

Gerace sorge su un altopiano tra le fiumare Novìto e San Paolo dominando la Costa dei Gelsomini, quel tratto di litorale Jonico della Calabria compreso tra le località di Stilo e Capo Spartivento. Una delle zone costiere più ricche e selvagge d’Italia.

Il Borgo di Gerace

Il Paese si presenta come un’oasi nel deserto. Un gioiello di arte e storia che in realtà non ti aspetteresti di trovare in questo aspro territorio fatto di spuntoni di rocce e fiumare che scendono verso il mare.

Grazie alla posizione strategica, Gerace ha avuto un ruolo importante nel corso delle diverse dominazioni. Ciascuna di esse ha lasciato il proprio segno sulle strutture degli antichi palazzi nobili, dei monasteri, dei santuari e degli edifici sacri. Questi ultimi particolarmente numerosi, in virtù anche della presenza storica del vescovado.

In ragione di ciò, elementi architettonici greci, romani, bizantini e normanni sono facilmente riconoscibili a Gerace anche ad occhi inesperti. Per non parlare dei molti reperti storici ritrovati nel territorio.

Il borgo medievale di Gerace è diviso in tre nuclei principali: il Borghetto, il Borgo Maggiore e la Città Alta; quest’ultima, la più ricca e affascinante.

La Città Alta

La Città Alta mantiene intatta la struttura urbana medievale. Il suo centro storico pullula di vicoli e caratteristici scorci. Molto apprezzati sono in particolare i ricchi portali degli antichi palazzi che fanno da sfondo alle tante fotografie dei matrimoni celebrati nel borgo, compreso il mio.

Nella parte alta, ammiro i ruderi di un antico castello di origini bizantine eretto a difesa del territorio; ospitano le piante di cappero, tipiche della zona.

La maestosa Cattedrale, in stile bizantino-romanico-normanno, è l’edificio monumentale più rappresentativo di Gerace e della Calabria intera. L’interno è suggestivo e imponente nella sua semplicità. Infatti, le colonne granitiche e in marmo, in parte lisce e in parte lavorate, mostrano tutto il proprio fascino.

Una porta in ferro con guardiola attrae la mia attenzione. Si tratta di un fabbricato adibito in passato a prigione. Qui i malavitosi venivano rinchiusi in attesa di essere interrogati o processati. Proprio in questo luogo sono stati detenuti i cinque rivoluzionari del 1847, eroi dei moti risorgimentali di questa zona, prima di essere fucilati.

Il punto più suggestivo di Gerace da cui ammirare il paesaggio della costa Jonica è senza dubbio la passeggiata delle Bombarde, così chiamata poiché qui anticamente erano posizionati i pezzi di artiglieria a difesa del Borgo.

Non solo architettura

Tra i vicoli di Gerace è possibile visitare laboratori e botteghe artigiane che mantengono in vita l’arte della tessitura al telaio e della ceramica. Le tradizioni del passato sono state tramandate oralmente nel corso dei secoli. Così antichi disegni della tradizione bizantina e grecanica rivivono grazie ad abili artigiani.

Alla fine della visita prendersi una pausa con sua maestà la granita è d’obbligo. Siciliana di origine, è apprezzata in tutto il nostro Paese, ma in modo particolare qui a Gerace. Accompagnata dall’immancabile brioche, regala al palato un vero e proprio momento di piacere. More di gelso vs cioccolato al rum le nostre scelte. Qual è la tua preferita?

Prima di lasciare Gerace, vale la pena fare una sosta all’Eremo dell’Unità di Santa Maria di Monserrato. Il complesso monastico è costituito dalla chiesa, edificata nella prima metà del 1600, e dall’attiguo piccolo monastero. L’eremo si erge sulla cima di un colle circondato da uliveti, con una splendida vista sulla vallata sottostante che si tuffa nel Mar Jonio. Il sito religioso è la testimonianza del culto del monachesimo italo-greco appartenente alla storia della Calabria.

Nato ad Aosta, cresciuto a Livorno, maturato a Roma, adottato dalla Calabria. Blogger per hobby, ho quattro grandi passioni: i viaggi, le motociclette, le immersioni subacquee e i cani di razza boxer. Spesso le combino tra loro come gli ingredienti di un piatto gourmet. Ho viaggiato attraverso cinque continenti Europa, Asia, Africa, America e Oceania cercando (senza riuscirci) di curare la sindrome di wanderlust.

2 Comments

  1. Bellissimo racconto su di un luogo a me caro e vicino alle mie origini ( sono Crotonese). Hai per caso visitato anche Squillace?

    • Grazie. Ahimé no, sulla Costa Jonica sono arrivato fino a Soverato (mancava veramente poco). Ma primo o poi visiterò anche Scolacium 🙂

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