Nel Delta del Mekong si estendono distese di campi coltivati a riso che colorano delle diverse tonalità del verde tutto il territorio.
La presenza abbondante di acqua consente infatti un’intensa produzione di riso in virtù della quale l’area del Delta del Mekong viene soprannominata la “Risaia del Vietnam“.
L’abbondanza di acqua proviene dal fiume Mekong che qui si ramifica fino a formare, con il Bassac, nove sbocchi sul mare conosciuti con il nome di “Nove Draghi“.
Can Tho
Can Tho rappresenta un’ottima base per esplorare il Delta del Mekong. La ricca città commerciale è infatti il naturale punto di snodo di tutte le vie fluviali, terrestri ed aeree. Per il pernottamento scegliamo il Muong Thanh Luxury Can Tho Hotel.
Certo non è ciò che mi immaginavo di trovare nel Delta del Mekong. Can Tho è una città vitale, con larghi viali, i soliti motorini che sfrecciano veloci e ricchi mercati notturni.
Ma quando arriviamo sulla sponda del fiume le barche e lo scoppiettio dei loro motori prendono il sopravvento su tutto il resto. È qui che si carpisce la differenza con le altre città vietnamite.
Anche Can Tho ha i suoi templi e le proprie pagode.
Il Tempio di Ong sorge lungo il fiume Can Tho. La sua caratteristica sono le grande spirali di incenso che pendono dal soffitto che non avevo mai visto prima. Oltre a vederle le ho anche sentite; si, mi sono provocato una bruciatura sulla mia testa indifesa ?
La Pagoda di Munireangsey è il luogo di culto della comunità khmer della città. Il sole ancora alto illumina il tetto dorato rendendolo ancora più straordinario.
I mercati galleggianti del Delta del Mekong
Sveglia all’alba per visitare i mercati galleggianti. Fare l’escursione al mattino presto è fondamentale per vedere gremiti i mercati che si svolgono durante le ore più fresche della giornata, ma sopratutto prima che arrivino i turisti.
A bordo di una piccola imbarcazione locale ad uso esclusivo salpiamo alla volta di Cai Rang, il più grande mercato galleggiante del Delta del Mekong.
Lungo il tragitto ammiriamo la vita che si svolge sul fiume. È come vedere scorrere tante cartoline davanti agli occhi, tanto sono belle le scene alle quali assistiamo. I colori dell’alba; alcuni bambini che giocano nell’acqua; contadini che si apprestano a raggiungere i mercati; abitazioni costruite lungo le sponde.
Dopo circa un’ora di navigazione nel Delta del Mekong arriviamo al mercato galleggiante. È un mercato all’ingrosso, questo.
Con le loro barche i contadini portano a vendere i propri prodotti ai grossisti offrendoci uno spaccato di vita locale.
Ogni imbarcazione ha un lungo palo sulla cui estremità è appeso il prodotto che commercializzano, per esempio una noce di cocco, un durian. Un ottimo modo per riconoscere immediatamente la merce trattata anche da lontano.
A mano a mano che il sole si alza alto nel cielo, orde di turisti piombano sul mercato. Sono talmente tanti che ad un certo punto mi sembrano che le loro barche siano numericamente superiori a quelle dei mercanti. Le guardo sconsolato, ma nonostante questa visione poco idilliaca capisco comunque che questo mercato nel cuore del Delta del Mekong è ancora autentico.
20 Comments
Peccato per l’assalto di turisti, ma senza dubbio uscendo all’alba sei riuscito a goderti l’autenticità del posto. Che bella esperienza, comunque.
E’ proprio così. L’altra mossa azzeccata è stata quella di prendere una barca più piccola solo per noi due in modo da godersi meglio il tragitto ?
Bellissimo!
Grazie Giulia ?
Spirali di incenso appese al soffitto…ed accese?! Fantastico! Avessi avuto una folta capigliatura sarebbe stato molto peggio!
La cosa che mi ispira di più è il mercato galleggiante.. Mi ha sempre attirata tantissimo la lenta vita sul fiume, vorrei saperne di più!
Sì, in effetti avrei potuto prendere fuoco ? La vita sul fiume è l’aspetto più caratteristico di questa zona del Vietnam. I corsi d’acqua, oltre ad essere utilizzati come via di comunicazione, rappresentano anche punti di incontro della popolazione contadina. Di questi mercati, più o meno grandi, ce ne sono diversi. Molto interessanti sono anche le scene di vita che si osservano in navigazione regalate dalle persone che lì ci vivono. E’ così che vedi bambini che giocano in acqua, contadini che portano ad abbenerare il proprio bestiame, massaie che lavano i panni ecc.
Il Vietnam resta in cima alla lista dei miei sogni. Con le sue strade affollate di motorini ed i mercati galleggianti dove i contadini vendono i loro prodotti.
Ahia queste spirali d’incenso che ti colpiscono a tradimento dall’alto!?
Un fiume di motorini! Vederli alla partenza quando scatta il semaforo verde è uno spettacolo. Non credevo fossero accese; povero capoccione mio ?
Ma se non altro puoi vantare un trofeo di viaggio figo come la bruciatura da zampirone all’incenso! 😛 Niente quando sento la parola Mekong mi vengono sempre in mente le atmosfere del mio romanzo/film preferito: L’Amante
Al di là dell’esperienza folkloristica del mercato trovo bellissimo il quadro che hai raccontato sull’alba, sui ragazzini e sui pescatori! 😉
Sicuramente un souvenir che non occupa spazio ? una trama interessante, quella del romanzo che non conoscevo; già ambientato proprio in questo Paese. Grazie Dany
Si, una storia struggente e bellissima. Tra l’altro è vera perché è autobiografica, una pagina della vita vissuta da Marguerite Duras nella sua Indocina francese 😉
Si ho letto la trama in rete e mi ha incuriosito molto. Leggere un libro ambientato in un paese visitato mi piace molto. Lo cercherò ?
Devo essere sincera…questo è uno di quei pochissimi casi in cui il film supera il libro. Che già il regista Jean-Jacques Annaud è una garanzia 🙂
Che meraviglia!!!
Altra attrazione da vedere assolutamente in questo Paese
?
Mi fa piacere che nonostante la massa di turisti si respiri ancora un po’ di autenticità e la tattica della sveglia presto funziona spesso, la adotteremmo anche noi se decidessimo di vederli.
Purtroppo molti siti turistici del Vietnam sono assaliti da un numero esagerato di turisti. Per godersi meglio le bellezze locali devi programmare le visite al mattino presto o nelle ore più calde quando la maggior parte dei turisti sta con le gambe sotto il tavolo ?
Devono essere un’esperienza i mercati galleggianti, qualcosa di squisitamente orientale, così distaccata dalle nostre abitudini. Mi piacerebbe poterne vedere uno un giorno perché, per quanto turistico, può comunque aiutare a dare un’idea di come si vive da “local”.
Si, Alessia è proprio così. Anche se oramai è diventata un’attrazione turistica lo scambio di merce in modo folcloristico avviene ancora oggi. Assistere a questo spettacolo è comunque un’ottima opportunità per conoscere uno spaccato della vita locale