Girovagando per il mondo

Copán, l’Atene del Centro America. Rovine Maya in Honduras

Copán è certamente uno dei siti archeologici più importanti della civiltà Maya. Un gioiello archeologico che si trova in Honduras nei pressi della cittadina di Copán Ruinas, ad una manciata di chilometri dal confine con il Guatemala. 

Qui visse una delle più fiorenti civiltà Maya considerata pioniera dell’arte. Le stele, i templi e l’architettura dei suoi edifici rivelano la grande qualità artistica dei suoi abitanti che hanno conferito a Copán il soprannome di “Atene del Centro America”.

Poi il misterioso declino e l’abbandono della città. La giungla inghiottì gli edifici contribuendo tuttavia alla loro conservazione.

La visita di Copán

L’ingresso al sito sembra quello dell’Eden. Pappagalli dai colori rosso, blu e giallo spiccano il volo al nostro passaggio colorando il cielo. Sono meravigliosi esemplari di Ara scarlatta.

Un sentiero ci conduce alla Gran Plaza, il fulcro della città di Copán. Rappresentava il luogo principale della civiltà Maya; qui si svolgevano i principali eventi sociali e i rituali. 

Nella piazza di Copán si ergono meravigliose stele abilmente scolpite e splendidi altari costruiti durante il regno di Re 18 Coniglio. Le stele, in particolare, avevano per la popolazione Maya un profondo significato mistico ed erano il mezzo per comunicare con gli dei. Rispetto alle stele di Quiriguá in Guatemala, queste si presentano meglio conservate.

Più oltre si trova il “campo de pelota” dove si svolgeva il gioco della palla, considerato il centro sociale della città. Nell’occasione veniva utilizzata una palla di gomma che i giocatori dovevano colpire con le cosce o i fianchi senza farla cadere a terra. Il rilievo di un giaguaro in piedi sulle zampe posteriori adorna una tribuna.

L’orgoglio di questo sito è sicuramente l’Escalinata de los Jeroglificos, il più ricco testo Maya. Si tratta praticamente di un libro che racconta, con oltre i 2000 glifi scolpiti sui 63 gradini, molta della storia della dinastia reale, cominciando proprio dal fondatore di Copán: K’inich Yax K’uk’ Mo (Grande Signore del Sole Ara Quetzal).

Anche a causa del suo parziale deterioramento, ad oggi, non è stato completamente decifrato. Tuttavia, i numerosi studi condotti nel corso degli anni hanno rivelato che il testo narra la storia dinastica della città e gli avvenimenti rilevanti degli antenati monarchici.

L’Acropoli con i suoi meravigliosi templi concludono la visita al sito Maya di Copán in Honduras. E’ stato un salto nel passato per conoscere le preziose qualità degli artigiani precolombiani e riviverne la magia.

Nato ad Aosta, cresciuto a Livorno, maturato a Roma, adottato dalla Calabria. Blogger per hobby, ho quattro grandi passioni: i viaggi, le motociclette, le immersioni subacquee e i cani di razza boxer. Spesso le combino tra loro come gli ingredienti di un piatto gourmet. Ho viaggiato attraverso cinque continenti Europa, Asia, Africa, America e Oceania cercando (senza riuscirci) di curare la sindrome di wanderlust.

8 Comments

    • Grazie. Pensa che durante la visita a questo sito non arrivavamo ad una decina di persone. Lo abbiamo visitato con la necessaria calma

  1. In un certo senso dobbiamo dire grazie alla giungla dunque se queste rovine si sono preservate così bene per essere viste poi oggi!

    • Si, è proprio così. Grazie allo strato di piante e terra accumulatosi nel tempo le strutture si sono protette dagli interventi dell’uomo e dagli agenti atmosferici. Peraltro, solo
      una minima parte è stata portata alla luce in questa zona 🤗

  2. …guardo altre foto eccome! I tuoi viaggi tra le atmosfere Maya sono sempre così affascinanti!

  3. quanto mi affascinano queste cose. All’università ho studiato letteratura sudamericana e ci hanno fatto studiare anche dei rudimenti di lingua Maya. non mi ricordo nulla però!

    • Peccato, mi sarebbe piaciuto vedere il tuo commento pubblicato in lingua Maya; avrebbe giovato all’arrivo home ti culturale del blog 😉 Un abbraccio Bea 🤗

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