“Bonbon bonbon vazaha”, caramella straniero. Con queste parole i bambini in Madagascar, i più piccoli, si avvicinano al turista. Chiedono solo una caramella, un po’ di dolcezza da masticare.
I più grandi ci accolgono ballando il chilalaka, la danza tradizionale malgascia dei ladri di zebù che erano soliti far festa in caso di furto andato a segno.
Loro, i bambini, sono la forza e la speranza del Madagascar, questo fantastico Paese che abbiamo avuto la fortuna di visitare.
Chi sono i bambini del Madagascar
I bambini del Madagascar riempiono le buche che si formano lungo le strade e attendono lungo i cigli gli automobilisti. Chiedono loro qualsiasi cosa: un po’ di frutta, qualche spicciolo o, semplicemente, una bottiglia di plastica da utilizzare per trasportare l’acqua.
Ancora ricordo la felicità di una bambina alla quale ho regalato un rotolo di carta igienica portato via dall’albergo. Occhi pieni di gioia per l’insolito regalo. Chissà cosa avrà pensato!
Giocano con giocattoli semplici, qui. Una scatola di latta con quattro tappi di plastica si trasforma in un’automobile. Un cerchio di bicicletta e un bastone rappresentano un gioco di abilità. Che strano, a questo gioco era solito giocare anche mio padre quando era bambino. Sembra che il tempo si sia fermato qui, in Madagascar.
Questi sono i bambini dei villaggi rurali. Poveri, ma dignitosi e nutriti.
Diversi mi sono apparsi i bambini dei grandi centri abitati e di Antananarivo, in particolare. Bambini già grandi che non giocano ma che lavorano. Loro non ti chiedono bonbon bonbon ma soldi, soldi per mangiare.
Come in tutti i paesi ci sono i bambini che stanno bene. Figli di famiglie più fortunate che giocano con giocattoli occidentali.
I gemelli del Madagascar
Poi ci sono loro, i bambini gemelli. Per tradizione in Madagascar i gemelli non sono bene accetti dalla famiglia.
La credenza pare che derivi, così almeno ci ha raccontato Lova la nostra guida, da un avvenimento del passato.
Una giovane donna, madre di due gemelli, fu fatta prigioniera in occasione di una guerra scoppiata tra due tribù rivali. La sventurata non riuscì a sottrarsi dalle grinfie nemiche proprio per la presenza dei due bambini piccoli che le impedirono la fuga.
Gli altri abitanti, al contrario, riuscirono a scappare e a rifugiarsi nella vicina foresta, sottraendosi al proprio destino di schiavo, riservato ai perdenti.
La donna, per vendicarsi del mancato aiuto da parte dei componenti della propria tribù, rivelò ai vincitori il nascondiglio dei rifugiati che furono tutti catturati e fatti schiavi.
E’ stata quindi la presenza nefasta dei due pargoli a determinare il triste epilogo. Se avesse avuto un solo figlio, la giovane mamma avrebbe potuto prenderlo in braccio e scappare dal nemico.
È così che ancora oggi la nascita dei gemelli in Madagascar è vista come cattiva sorte e a pagarne le spese sono i piccoli che vengono abbandonati. Gli orfanotrofi (come quello delle Suore Nazarene di Fianarantsoa) ed i centri missionari offrono loro una speranza di vita.
La circoncisione in Madagascar
La circoncisione in Madagascar è una delle tradizioni più importanti. Rappresenta l’ingresso del bambino nel mondo degli adulti.
Nella tradizione del popolo malgascio tutti i maschietti vengono circoncisi per acquisire virilità e riservarsi un posto nella tomba di famiglia. Se un bambino muore prima della circoncisione non può essere sepolto nella tomba di famiglia. La sepoltura potrà essere effettuata solo a seguito della cerimonia della riesumazione (Famadihana).
La circoncisione viene eseguita durante l’inverno australe, nel periodo tra giugno e agosto, all’età di due o tre anni.
L’usanza vuole che sia il nonno materno a dover mangiare il prepuzio accompagnato da una banana e rum. Con questo gesto il bambino è considerato uomo ed entra di diritto nella famiglia.
Leggi anche:
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- Tsingy di Bemaraha, la foresta di pietra del Madagascar
- A tavola – Cosa ho apprezzato in Madagascar
- Famadihana – La riesumazione dei morti in Madagascar
- Isalo National Park, il Colorado del Madagascar
- Anakao – Viaggio nel villaggio dei pescatori del Madagascar
- Antananarivo, la città dei mille soldati
Per sapere di più sul Madagascar: Ufficio nazionale del turismo di Madagascar
18 Comments
Penso non sia semplice parlare di bambini africani, in generale, si rischia di cadere nel clichè o nel commovente a tutti i costi. Invece quello che mi piace di questo articolo è l’equilibrio che sei riuscito a trovare tra la tua esperienza personale, curiosità e leggende. Interessantissimo Falupe! Che viaggio stupendo hai fatto!
Grazie Alessia per l’apprezzamento, sono contento che ti sia piaciuto. Si, il viaggio è stato molto intenso e ricco di emozioni. Lo posiziono tra i primi posti della mia personale classifica.
Non sapevo assolutamente della superstizione riguardante i gemelli! Incredibile come un singolo evento del passato possa determinare il futuro di intere generazioni!
Molti dei nostri atteggiamenti e modi di fare si rifanno a credenze del passato. Certamente questa è un po’ esagerata dal nostro punto di vista
Bell’articolo. Mi auguro che le superstizioni scompaiano presto da questi luoghi meravigliosi.
Le superstizioni possono apparire crudeli, ma fanno parte della cultura e della storia di un popolo. Non posso dire di averlo conosciuto, ma per il tempo che ho trascorso in questo Paese devo dire che l’ho trovato meraviglioso.
Un articolo bellissimo. Non sapevo la
Cosa dei gemelli, poveri piccoli abbandonati per una credenza.
Quando hai il privilegio di fare un viaggio con una guida fantastica riesci a conoscere molte cose, anche le meno cosciute. Ringrazio ancora una volta Lova, la mia guida del Madagascar ????????
Bellissimo post, complimenti. Le tue parole e le tue immagini mi hanno commossa. Sono meravigliosi questi bambini e i loro sorrisi.
Così mi commuovi tu. Grazie di ❤️ Monica
Foto e racconto meraviglioso. Dovremmo conoscere tutti ciò che hai raccontato e vissuto.
Grazie Elena ????
Non conoscevo questo pregiudizio sui gemelli, e’ davvero orribile avercela con dei bambini. 🙁 Le foto pero’ sono stupende, deve essere un viaggio incredibile. 🙂
Sono credenze popolari che stanno scomparendo. Grazie Serena
Bellissime foto. Bellissimi i bambini. Bellissimi i loro sorrisi. Bellissimo il Madagascar.
Potrebbe essere una pubblicità per visitare questo Paese 🙂 Visit Madagascar. Grazie Simona
Meraviglioso post, anche io quando sono stata in Madagascar mi sono innamorata dei bambini, dei loro sorrisi e dei loro occhi. Grazie per l’articolo, mi hai riportato in quel mondo unico e d’incanto che è questa enorme isola. In più ho imparato cose nuove, non conoscevo la storia dei gemelli. Il Madagascar è per me un posto da visitare almeno una volta nella vita.
Allora puoi capirmi perfettamente.
A me questo Paese mi ha talmente affascinato che non vedo l’ora di tornarci. Grazie di ❤️ per la tua graditissima visita.